Caronte: Ascension
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22/01/2013Il doom (nelle sue varie accezioni e contaminazioni) ultimamente, fatto ormai noto a tutti o quasi, vive di vita nuova considerato il numero di band dedite al genere, e quante diverse label spingano per produrre band che lo suonano. Di pari passo con la diffusione di dischi doom, però, è alto il rischio di inflazionare il genere non dicendo praticamente nulla di interessante. Ed è effettivamente ciò che è successo con la nuova fatica discografica dei Caronte, combo formatosi nel 2011 che sin dagli esordi si è votato anima e corpo alla ricerca di sonorità che riuscissero a dare nuova linfa vitale al doom di chiara matrice sabbathiana ed allo stoner. Il risultato, però, è un lavoro alquanto insipido. Questo perché nel successore del debutto 'Ghost Owl' i nostri non riescono a centrare l'obiettivo nonostante ci abbiano messo anima e corpo e non abbiano tralasciato praticamente nulla in fase di composizione. Le sette tracce che compongono 'Ascension' hanno come filo conduttore il continuo riferimento ai Black Sabbath, nonchè molto spesso, noiosamente, accompagnate da linee vocali che fanno tornare alla mente le produzioni soliste del primo Glenn Danzig. Praticamente i Caronte hanno trasferito nella propria musica tutti i clichè del genere limitandosi ad omaggiare, senza infondere il benchè minimo elemento di personalità. C'è solo da augurarsi che nelle prossime produzioni la band sappia ovviare a questo difetto, altrimenti l'anonimato è dietro l'angolo.
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