DESTRUCTION: METAL DISCHARGE
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08/01/2005Tornano alla carica i thrasher tedeschi Destruction, a due anni di distanza dall'ultimo, semi-vergognoso album "The Antichrist", che aveva comunque risollevato alla grande la leggenda della band, forse quella più 'inferiore' nella triade teutonica, quella passata più inosservata insomma... perchè diciamocelo, e lo dico da enorme fan dei Destruction, è troppo facile proclamarli i re del thrash a fronte di due buoni dischi senza che non abbiano fatto nulla per dieci anni; un po' di umiltà non guasterebbe, ed è veramente un peccato come certa gente glorifichi i Destruction senza magari sapere che, lì vicino, c'è un altro power trio chiamato Sodom che ha sempre tirato dritto per la propria strada, sempre al massimo...ma non è questo il luogo per simili discussioni! "Metal Discharge" serve soprattutto a ribadire di che pasta siano fatti Schmier, Mike e il nuovo entrato alla batteria Marc Reign, grazie a dieci compattissime thrash song che richiamano i lavori più vecchi dei tre tedeschi, merito soprattutto di una produzione a dir poco grezza e sporca (dimenticatevi il pulitissimo suono targato Abyss Studios)e un approccio vocale di Schmier volutamente retrò. "The Ravenous Beast" e la title-track rappresentano la micidiale doppietta di apertura; due song veloci, potenti, da puro headbanging immediato che fanno ben sperare per il resto dell'album...che, ahimè, non riesce ad essere sempre all'altezza delle aspettative. "Rippin' The Flesh Apart" (che si candida ad essere il brano più brutto mai scritto dalla band) è l'episodio più cadenzato del lotto ma non convince per l'eccessiva ampollosità, e purtroppo anche i due pezzi conclusivi non rappresentano il meglio che il gruppo possa sfornare; "Metal Discharge" è comunque un disco che cresce con gli ascolti, e dopo averlo analizzato a lungo la mia indecisione sul voto da affibiare ai Destruction era ancora molta...credo sia innegabile che brani come "Mortal Remains" o "Historical Force Feed" non siano da tutti, e che, nonostante i cali di tensione, i Destruction siano riusciti a tenere alta la bandiera del thrash metal ancora una volta. Adesso aspettiamo il nuovo studio album dei Sodom, però...
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