de profundis: A BLEAK REFLECTION
data
10/01/2010Ennesimo progetto death/doom melodico, questa volta proveniente dalla Gran Bretagna, dal nome De Profundis. Giovane anagraficamente, se tale gruppo non avesse offerto spunti interessanti di discussione in occasione di questo album di debutto, avrei subito concluso la recensione consigliandovi di ascoltare i capolavori di questo genere. Per loro e nostra fortuna invece possiamo aprire un discorso circa l'effettiva utilità di un disco come 'A Bleak Reflection' nel 2010, dopo circa una ventina d'anni di continue uscite più o meno simili. Carta vincente dei nostri, sin dai primi minuti dell'opener, è l'utilizzo di partiture tipicamente e squisitamente progressive su un sustrato (collaudatissimo) di death/doom metal à la Draconian o vecchi My Dying Bride che dir si voglia. Tecnicamente e strumentalmente ineccepibili, i cinque musicisti coinvolti se la cavano egregiamente fra cambi di tempo e mood repentini ("Nocturnal Splendour" inizia come song grind...) e innesti piacevoli di melodia, laddove serve. La tecnica personale non è un pavoneggiarsi, ma un offrire di più all'ascoltatore. La lunghezza media delle canzoni (otto minuti e passa) offre spazio per tante divagazioni e sperimentazioni, ed il tutto rende le canzoni divertenti all'ascolto e non noiose. Sicuramente un prodotto che non entusiasma per originalità (ma a questo siamo ormai abituati), ma che perlomeno "tenta" di salire a galla dall'underground proponendo i soliti ingredienti si, ma con una differente preparazione.
Commenti