DAWN OF DISEASE: Ascension Gate
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12/12/2017Basso pesantissimo. Riff scarni e affilati, growl marcio e brutale, melodie old school. No, non è una retrospettiva sulla scena Svedese dei primi anni 90. E’ un disco datato 2017, ‘Ascension Gate’ dei Dawn Of Disease. Tedeschi, al quarto album, sono fautori di un sound che è un continuo omaggio al melodic death Gothembrghiano della prima ora. Le melodie facili e riconoscibili della title track ne sono un’ottima testimonianza, ma a parte le atmosfere di “Fleshess Journey” qui non c’è niente di entusiasmante. Già le semplici pentatoniche dell’assolo del pezzo citato gridano alla noia più totale, per non parlare dell’inutilmente lunga “Mundus Inversus”’ coi suoi piattissimi e squadratissimi riff. Ci si sveglia un po’ sul finale con “The Growing Emptiness”, una bella mazzatona ignorante. Purtroppo qui c’è una mancanza patologica di personalità. Certe soluzioni sono davvero imbarazzanti per quanto trite e ritrite (le melodie ripetute in tonalità diverse di “Leprous Thoughts”. Roba che i Maiden dell’84 avrebbero riso ascoltando), ed è un peccato, perché tolte queste cose ci sanno davvero fare. Un consiglio: più personalità, meno citazionismo.
TL, DR: Entombed vs At The Gates. Yaaawn.
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