CORDE OBLIQUE: RESPIRI
data
30/05/2007Altra band al soldo della casertana Ark Records, ed altro interessante disco. I Corde Oblique(già Lupercalia), sorta di one man band(Riccardo Principe), intorno a cui girano numerosi ospiti, fanno tesoro della scena neoclassica proponendo un disco perlopiù acustico e "classico" dove fanno da padrone strumenti come la chitarra acustica ed il violino, ed il piano appena dopo. Si respira aria di Ataraxia ed Argine, ma anche di musica etnica, di composizioni cantautorali, di vero e proprio discanto quando le parole recitate decantano un luogo, un evento, un sentimento. Un disco trasognato, a dir poco visionario, evocativo. Gracile, sospirato, "Respiri" è di per sé un viaggio attraverso quei luoghi che ti hanno lasciato dentro qualcosa. Un vero viaggio, insomma, che ti fa tornare a casa più ricco, in parte cambiato. Un viaggio utile con tutte le sfumature dei paesaggi che corrono a darti conforto. Sottilmente malinconico, velatamente etereo, aggraziato da più voci femminili come quella di Catarina Pontrandolfo, Alessandra Santovito, impreziosito dalla presenza di artisti come Corredo Videtta(Argine), e Luigi Rubino(Ashram), per citarne alcuni, è un lavoro poetico ed emozionale, antico, raffinato, che trova posto nel cuore, in prima fila. Tanto per dimostrare ancora una volta quale sia la musica italiana che conta. Corde Oblique è destinato al culto, al nome sulla bocca, ahimè, di pochi, ad una tradizione musicale destinata purtroppo al "secondo livello", ma dal valore estremamente rilevante.
Commenti