CONSPECTU MORTIS: SOUL SUBTRACTOR
data
25/04/2005Nati nel 2001 dalle ceneri dei Subliminal Noise, i Conspectu Mortis hanno subito la piaga che colpisce ogni band agli inizi, ovvero i classici cambi di line up che ne hanno segnato l'esistenza sopratutto in sede live. Con alle spalle un solo demo autoprodotto "Metamorphosis" grazie all'aiuto de "Il male production" la band da alla luce nel 2004 il primo lavoro vero e proprio. La proposta del gruppo è riconducibile senza ombra di dubbio a un black metal sinfonico di chiara matrice Cradle Of Filth; e proprio questo è il difetto principale riscontrabile in "Soul Subtractor" in quanto il sound dei Conspectu Mortis risulta essere troppo derivativo specie nel connubio vocals/tastiere. Teatrale è il termine che più si addice a questo lavoro, pur non essendo un amante dei tappeti di tastiera - che troppo spesso vengono utilizzati per l'immediatezza che garantiscono - devo ammettere che l'uso che se ne fa in "Into The Chaos", "Perverse Creation (part I)" e "Dimensional Gate" riesce a renderne ancora più oscura\macabra e raggelante l'atmosfera. I pezzi precedentemente citati sono gli episodi migliori del lotto in quanto non fanno scemare l'attenzione dell'ascoltatore mantenendola alta per tutta la durata, cosa che non sempre riesce alle restanti tracce dove vediamo alternarsi buoni spunti a parti più semplicistiche e scontate che calano inevitabilmente la tensione. "Soul Subtractor" è quindi un lavoro per certi versi ancora acerbo, che gioca molto sulle tetre melodie di tastiera e presenta alcuni difetti da limare nel songwriting ma che dimostra una discreta preparazione tecnica dei musicisti coinvolti nel progetto e un buon gusto nell'utilizzo delle tastiere; bisogna discostarsi maggiormente dai classici canoni del black sinfonico ma come punto di partenza direi che ci siamo.
Commenti