CINEMA CINEMA: CCXMDII
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09/08/2021Sesto disco per il duo newyorchese art rock sperimentale Cinema Cinema, questo ’CCXMDII’ rappresenta il proseguimento e conclusione del precedente ‘CCXMD’ del 2019. La band mescola influenze varie che spaziano dal noise all’industrial, con l’uso anche dei fiati che mi fanno pensare ai King Crimson: su una base essenzialmente acida, l’uso dei fiati non è comunque cosa semplice. Il problema di queste “sperimentazioni”, con sette brani, di cui tre superano i 6 minuti e una i 18, tutti strumentali, è che risultano alla lunga sfiancanti e andrebbero meglio per qualche colonna sonora: penso a qualche thriller o ai film visionari di Michelangelo Antonioni. Questo disco mi ricorda pure le sperimentazioni fatte dai Sonic Youth con i volumi ‘SYR’. La suite più lunga, “A Life Of Its Own” è un fulgido esempio di quanto appena detto: fiati vari e rumori invadenti, il tutto a insistere per 18 minuti interminabili e con qualche rantolo di voce da oltretomba solo dopo dieci minuti. Bisogna aspettare il quarto brano, “Bratislava” per trovare uno straccio di batteria e qualche arpeggio di chitarra e il tutto diventa assai interessante. Il brano è un crescendo sempre più acido e veloce, che torna a placarsi solo verso la fine. Peccato che non si canti mai: il fatto che il disco sia strumentale penalizza molto la band. Il dilemma è appunto questo: se si vuole usare questo genere per delle colonne sonore di film (leggo effettivamente che la band ha contribuito alla musica di un documentario celebrativo, “Sound And Chaos: The Story Of BC Studio”), allora va bene. Altrimenti il disco può piacere solo ai fanatici delle sperimentazioni estreme.
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