CHILLIHOUNDS: SHAKE YOUR SKULL
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17/10/2011"No fashion, just rock'n'roll" è il motto di questo quartetto svedese alle prese con un hard rock dai forti richiami blues. Motto che rispetta pienamente la musica proposta dai Chillihounds, qui al terzo disco in studio. Bisogna volare oltreoceano, però, per rintracciare le fonti d'ispirazione della band di Goteborg in quanto assai marcate sono le sfumature del blues rock a stelle e strisce in questo 'Shake Your Skull'. Facile scovare i Grand Funk Railroad in "Evil Mind Blues", o gli Status Quo in "Back In The Game". Addirittura non è assurdo pensare a qualche rimando di seconda mano alla disco music di fine anni '70 sotto mentite spoglie in "Hearbeater", brano simil danzereccio dall'impalcatura tipicamente rock. Quindi un album dall'alto tasso adrenalinico che macina senza sosta riff su riff, scortato da una sezione ritmica pulsante in cui emerge il basso slabbrato di Carl Linnaeus in prima linea in fatto di vibrazioni. Volendo trovare un difetto, forse i brani sono tutti sullo stesso livello qualitativo che si assesta sul medio-alto. Ciò rende il disco compatto, ma se prese singolarmente le canzoni non riescono ad infondere lo stessa energia che sfoggiano nell'insieme. Poco male, comunque. 'Shake Your Skull' la sa lunga, sa come farci mangiare polvere e come dissetarci; sa come incarnare lo spirito del rock'n'roll e come sputarcelo addosso. Non sarà poi molto, ma a noi piace tanto scuotere il teschio e battere ininterrottamente il piedone.
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