WITMER, DENISON: PHILADELPHIA'S SONG
data
23/05/2004Molte sono le miglia che dividono Philadelphia da Seattle, e proprio da tale viaggio nasce la nuova opera di Denison Witmer, che armato di sentimento e di una chitarra acustica, ci narra le sensazioni, le emozioni e i colori che fanno da sfondo ad un'esperienza come questa. Una sola chitarra, cenni sporadici di percussioni, tastiere e linee di basso essenziali, il tutto per intrattenerci, come nella miglior tradizione degli story-tellers, grazie alla magia di una favola interpretata con pochi e semplici strumenti. Nove tracce, per circa una mezz'ora di musica impregnata di sentimento e malinconia, americana come non mai nella discendenza ed abilmente intarsiata di flebili nonché nascoste aperture country, quasi a ripercorrere in breve una parentesi dello stile proprio al simbolo degli USA in musica, alias Bruce Sprighsteen. Ma non solo, perché l'essenza di Denison è qualcosa di assolutamente personale, che va ad attingere direttamente alla fonte di altre bands come Counting Crows e simili nelle loro parti più soft e d'atmosfera, ancorate allo stile unico e cantautorale posseduto solo dai molti improvvisati musicisti che spesso affollano i tunnel delle stazioni metropolitane, dei quali diventano i protagonisti principali. Immaginate una collina tipica di una interminabile distesa a stelle e strisce, sulla quale si trova seduto un piccolo (ma grande) uomo pronto ad allietare, in maniera gradevole e narrativa, il nostro tempo con le storie della vita di tutti i giorni: questo è Denison Witmer, un artista nel vero senso della parola, capace di sognare e di far sognare con pochi accordi di chitarra i cuori che si imbattono dentro alle sue favole. Poesia in musica, parole e racconti.
Commenti