CARPANI, ALEX: THE SANCTUARY
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03/12/2010Avevamo già apprezzato Alex Carpani e le sue tastiere nell'esordio di 3 anni fa intitolato 'Waterline', ed eccolo tornare con il suo nuovo lavoro 'The Sanctuary' edito dalla Maracash Records. Il disco è composto da 50 minuti prettamente strumentali dove le tastiere dell'artista italiano fanno da padrone, e le sonorità sono si stampo sinfonico/prog con chiarissimi rimandi agli anni '70. Le parti vocali, eseguite questa volta da Alex stesso, sono più un accompagnamento saltuario all'interno del disco, e l'ascoltatore viene lasciato più spesso in balia della sola musica che si districa ottimamente negli arrangiamenti mai banali che vengono proposti. Il lavoro dei tre compagni di viaggio è di alto livello e ben si amalgama con l'estro e ed il chiaro predominio di Alex sul resto del gruppo (d'altronde è quello che gli si chiede in opere di questo tipo). Le dieci tracce passano quindi in maniera veloce e senza stancare, cosa non sempre facile per i dischi strumentali, dimostrando ancora una volta che siamo di fronte ad un prodotto ben fatto ed azzeccato. Inoltre ad impreziosire il tutto c'è anche la stupenda copertina disegnata da Paul Whitehead, che in passato ha collaborato tantissimo con i Genesis su copertine, disegni e bozze per i loro album. In definitiva, se amate il prog sinfonico, e specialmente le tastiere, questo è un disco da non perdere perché sicuramente saprà accontentarvi nel migliore dei modi. Per quanto riguarda Alex speriamo che possa ottenere il giusto riconoscimento anche a livello internazionale, e non rischi di passare troppo sotto banco come purtroppo accade per molti interessanti gruppi del sottobosco italiano.
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