CARONTE: Wolves Of Thelema
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12/12/2019I parmensi Caronte escono su Ván Records con il loro quarto full-length di doom-stoner metal. L’introduzione della seconda chitarra e la forte presenza dei synth portano una ventata di freschezza nello stile della band. “Wolves Of Thelema” si apre con la titletrack che chiarisce l’appartenenza a questo stile musicale. L’incedere malinconico, accompagnato da cori ieratici, crea subito un'atmosfera cupa e solenne, grazie anche alle liriche sempre ispirate all’occultismo, in particolare la filosofia del Thelema elaborata da Aleister Crowley all’inizio del XX secolo. Dopo la trilogia magica, dedicata agli aspetti sciamanici dell’occultista sopraccitato, i temi di questo lavoro si orientano verso le forze e le entità cosmiche. Molto particolare la traccia “333”, ritornello accattivante in stile punk metal molto affine ai Misfits e una parte strumentale vicina ad alcuni riff maideniani, ovviamente infarciti di acido lisergico. Il lato più dark di questo disco si mostra nelle tracce “Hypnopyre”, suadente, ipnotica, lenta e in “Black Hole Dawn” brano tendente al punk rock sul quale si avvertono le ombre di Danzig e Bowie. Il brano che mi ha fatto alzare dalla sedia è stato sicuramente “Queen Of The Sabbath”, il suo ritornello evocativo e in perfetto stile sabbathiano con inserti stoner risulta un potente inno incalzante. Nota di merito anche alla bella strumentale “Amalantrah Sonata” col suo riff di basso portante e i suoi pieni e vuoti ricchi di maestosità e sacralità, una delle tracce più rappresentative della band e di questo album in particolare. Prodotto da Jaime Gomez Arellano presso Orgone Studios (Paradise Lost, Ghost, Cathedral, Ulver, ...) e ornato con opere d'arte sorprendenti dell'artista Alessandro Canu. Fa piacere sentire, da parte di una band nostrana, tanta dedizione al metallo occulto, un disco per una buia notte con una candela come unica compagna.
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