CAPPANERA: Cuore Blues Rock'n’Roll
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17/06/2011Per l'ascolto di questo disco, e per far di tutto per non essere di parte, è necessario non considerare cosa sono stati gli Strana Officina e di conseguenza i fratelli Cappanera e la loro triste sorta. Chiudiamo gli occhi e ascoltiamo, niente altro. Un sorriso si stamperà in faccia perchè questo è veramente un bel disco: prodotto perfettamente, interpretato in maniera sublime, cantanto con arte e cuore. Non si tratta di heavy metal, è un heavy blues sanguigno, verace e splendido. Ogni pezzo è una scoperta continua, la voce di Morby è assoluta dove la sua un'estensione eccelsa si esalta, toni e colori sono perfettamente plasmati. La chitarra di Fabio Cappanera è in ogni dove, lo spazio a lui riservato è enorme, spazia da un Gary Moore ispirato ad un Blackmore d'annata sempre lasciando ampio spazio al gusto (ottime anche le sue divagazioni vocali). Anche i cameo di Ruggero Zanolin e Johnny Salani (primo cantante storico degli Strana) sono una ciliega prelibata sulla torta. Finalmente un grande disco cantato in italiano, non scimmiottante i vari Vasco, ma con un'identità forte e precisa. Veramente bello. Il cd è finito, quindi facciamo un paio di precisazioni: è stato registrato poco prima dell'incidente di Roberto e Fabio nel 1992, lo stesso Roberto non ha mai fatto a tempo di registrare le parti di batteria, oggi suonate in religioso rispetto da Rolando Cappanera. Fabio e Roberto ci hanno lasciato questo testamento musicale eccezionale, grandiosa opera finita in quasi vent'anni, non ci si accorge delle parti "vecchie" o di quelle nuove, è semplicemente un gran disco, un toccante testamento di due grandi artisti della più grande band che l'Italia abbia mai avuto.
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