CANNIBAL CORPSE: KILL
data
20/04/2006Tornano ancora una volta i macellai statunitensi nel proseguo della loro inarrestabile corsa fatta di sangue, gore e death metal. Rientra in formazione Rob Barret (transfugo dai Malevolent Creation) in sostituzione di Jack Owen, uno che dice di voler smettere col death metal e poi ce lo ritroviamo nei Deicide. Mah. In ogni caso, la nuova fatica dei nostri, intitolata “Kill”, prosegue degnamente la strada intrapresa dal precedente “The Wretched Spawn”; devo dire di non aver mai amato particolarmente i Cannibal Corpse dell’era Fisher da “Gallery Of Suicide” a “Gore Obsessed” e di essermi riappacificato con il loro sound solo con il già menzionato precedente lavoro, forse per merito della produzione cristallina, delle influenze thrash o più banalmente a causa di un songwriting più fresco e ispirato. Con Erik Rutan dietro la console (una garanzia) i nostri non fanno prigionieri fin dall’opener “The Time To Kill Is Now”, che fa già intuire come le velocità thrash saranno una delle colonne portanti del disco, senza ovviamente dimenticare i tempi al cardiopalma a cui ci hanno sempre abituato i Cannibal Corpse, classicissime in questo senso “Make Them Suffer”, “Necrosadistic Warning” e “Death Walking Terror”. Dodici brani di inequivocabile death metal prodotto alla perfezione, tra i quali spiccano perle come “Submerged In Boiling Flesh” e “Brain Removal Police”, promettente fin dal titolo; e una conclusione affidata a “Infinite Misery”, soffocante e claustrofobica traccia strumentale che chiude degnamente il nuovo tassello intriso di sangue composto da Corpsegrinder e soci.
Commenti