CALIBAN: THE AWAKENING
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03/06/2007Già un nuovo disco dei Caliban? Proprio così, i tedeschi più celebri del metalcore, zitti zitti, hanno deciso con una strategia un po’ atipica di promuovere relativamente poco dal vivo il precedente (e valido) “The Undying Darkness” e di concentrarsi su “The Awakening”, che se a differenza del platter precedente non può contare su una tanto strombazzata produzione targata Anders Friden, si avvale delle doti di Adam Dutkiewicz dei Killswith Engage in fase di mixaggio. Da una certa fretta compositiva è talvolta lecito aspettarsi un prodotto poco curato, frettoloso e buttato fuori per battere il ferro ancora caldo, ma “The Awakening” si è rivelato un’altra cartuccia di grosso calibro sparata da Andy e compagni. Pur rimanendo all’interno del loro seminato (che diciamoci la verità, è ormai lo stesso da “The Opposite From Within”) dove un brano è costruito interamente sulla ripetizione di un paio di riff convincenti, si ravvisa un mood vagamente diverso, più etereo, tastieristico, più ‘gothic’. Basta ascoltare i refrain dell’opener “I Will Never Let You Down”, la drammatica title track o “Life Is Too Short”. Non mancano le classiche mazzate in Caliban style (“Let Go”), e alla fine dei conti i Caliban riescono a far piacere sia ai sostenitori dell’immobilismo sonoro che ai progressisti (fino a un certo punto…).
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