BORN OF SIN: IMPERFECT BREED OF HUMANITY
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12/11/2009Ve lo dico per risparmiarvi tempo: vi piace quella robetta svedese alla Arch Enemy solo meno originale (e senza Mike Ammot), con qualche screaming black e strutture che più semplici e dirette non si può? Se si, questo disco fa per voi. Per chi ha voglia di annoiarsi leggendo questa recensione, sappia che questi ragazzoni svedesi dal nome così cattivone sono l'ennesima band che si è buttata a capofitto nel seguire la strada aperta dai vari At The Gates e Hypocrisy, aggiungendo al sound un certo tocco thrash e black, almeno in certe linee vocali. Insomma, gli elementi sono sempre quelli che conosciamo tutti, riff diretti e melodici, qualcuno anche piuttosto catchy, assoli e fraseggi melodici, strutture ritmiche estremamente semplici e lineari. Nessun elemento di risalto, originalità zero. Questo è quanto.
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