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BONFIRE: DOUBLE X

data

23/08/2006
76


Genere: Hard-Rock
Etichetta: LZ Records
Anno: 2006

Le nubi addensatesi sui Bonfire, storici capisaldi dell'hard-rock made in Germany, non si erano fatte particolarmente attraenti dopo la pubblicazione dell'ultimo album "Free", un cd che aveva visto i rockers teutonici rendere il proprio sound maggiormente melodico e al passo coi tempi, perdendo però di vista le qualità che da sempre avevano contraddistinto la propria granitica ma assimilabile proposta musicale. Capirete quindi che il nuovo capitolo in studio della band europea, oltre ad essere il classico ed atteso nuovo lavoro di una formazione dal grande blasone, si accollava sulle spalle il poco gradito compito di ridare smalto e brillantezza ad una proposta che iniziava indiscutibilmente a perdere colpi, e che ovviamente aveva messo sull'attenti le numerose schiere di fans al seguito di Claus Lessman e soci, molti dei quali già rassegnati ad un futuro tutt'altro che roseo. Fortunatamente, e lo dico con grande pace nel cuore, "Double X" rappresenta un buon riaggancio di rotta per un treno troppo frettolosamente giudicato al deraglio, ed ora invece pronto a regalare, in maniera semplice e spontanea, un nuovo disco forse non fenomenale ma comunque dalle valide potenzialità. Certo il sound dei dodici nuovi pezzi è ovviamente indirizzato su scelte di produzione lontane dai fasti degli anni d'oro e maggiormente attuali, ma la discreta freschezza ritrovata nel songwriting dei già citati brani ha permesso loro di catturare in maniera più marcata l'attenzione dei vari ascoltatori di turno, in particolare se provenienti dalle lande degli aficionados della vecchia guardia. Probabilmente il difetto maggiore di "Double X" è da ricercarsi nello scarno lavoro di arrangiamento denotato nelle varie composizioni, elemento che aveva giustamente assegnato a grandi capitoli come "Fireworks" e "Point Blank" lo status di imprescindibili uscite del genere, e che nel lavoro ivi discusso dimostra di essere stato forse sottovalutato, restituendo un risultato finale sì positivo ma al netto delle lodi. Le ottime performance individuali dei vari componenti della band rappresentano il restante tassello necessario a bollare come "vivi e vegeti" gli storici rockers tedeschi, tornati fortunatamente sulla retta via per allietarci, o così almeno speriamo, con la propria sempreverde e solida proposta sonora. Ora sì che vi riconosco ragazzi, occhio però che alla prossima mi aspetto un disco col botto.

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