BLEED IN VAIN: SAY EVERYTHING WILL BE FINE
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26/09/2006Secondo album per gli italiani Bleed In Vain (fino a qualche anno fa noti con il monicker This Illusion) dopo “One Day Left” del 2004. In due anni i passi avanti registrati dalla band sono stati notevoli; una nuova etichetta, un album che può godere di una produzione a dir poco prestigiosa con basso e chitarre incise presso i Fredman Studios ed una leggera sterzata stilistica che ha portato i nostri su lidi più ‘core’ e meno svedesi rispetto al passato. Il mix attuale che ci propongono i Bleed In Vain è ben bilanciato infatti tra i suoni più moderni che tanta fortuna stanno portando alle band oltreoceano e la tradizione melodic death scandinava, con non pochi richiami agli ultimi In Flames (evidentissimi in pezzi come “End In Hand” o “Your White Deserves Some Red”), dove a passaggi decisamente tirati ed aggressivi si alternano ritornelli estremamente melodici e catchy, roba che vi ritroverete a cantare dopo un solo ascolto, irresistibili a tal proposito “Bullet Proof”, “The Things You Own, Own You” per la quale è stato girato un video e “Another Way To Lose Yourself”. A troneggiare nel corso dell’ascolto del platter sono senza dubbio i due axeman ed il vocalist Ukka, superlativo sia nello screaming che per quanto riguarda le clean vocals, che mi hanno ricordato il buon Chad dei Mudvayne. Intendiamoci, i Bleed In Vain non ci propongono nulla di estremamente originale (quello che sentirete in “Say Everything Will Be Fine” è già stato percorso con successo da decine di band, soprattutto negli ultimi due anni), ma vi sfido a trovare qui in Italia una band underground che suoni altrettanto fresca e professionale. Un manipolo di brani davvero convincenti, moderni ed ispirati che terrano i Bleed In Vain incollati al vostro stereo per un bel po’ di tempo.
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