SATAN'S WRATH: Aeons of Satan's Reign
data
15/11/2013Cascano a fagiolo questi Satan's Wrath. Stessa label dei Gwar, ma intenti totalmente diversi. A primo impatto, non vi sembrano pure loro dei perditempo, conciati così? E allora, lasciamo stare le questioni "attitudinali", lasciamo parlare la musica. Il gruppo in questione arriva al secondo album, miracolosamente su Metal Blade (una nobile decaduta), una riproposizione di quanto fatto nell'esordio. Totalmente standardizzati per quanto riguarda le tematiche, anzi, addirittura al di sotto della media (già molto bassa) per le metriche e i ritornelli che sono davvero imbarazzanti: manco i Venom più ignoranti arrivano a ciò. A proposito della band di Cronos, possiamo dire che lo stile seguito dai greci deve molto a dischi come 'Metal Black' o 'Resurrection', con quel suono grosso e incalzante. Allo stesso modo, la sostanza non è abbondante, ma ci si salva spesso e volentieri grazie a invenzioni delle chitarre, che non sono così dirette come potrebbe sembrare. Anzi, sono vari i cambiamenti di ritmo, per il genere proposto, e ciò avviene anche con risultati più che buoni, salvo nei momenti in cui sembrano fatti a caso. I Mercyful Fate sono l'altro pilastro su cui si posano i Nostri, affossati però dalla mancanza di un vero e proprio cantante. I latrati vanno fatti con cognizione di causa, altrimenti i ritornelli sono tutti uguali e quaranta e passa minuti non passano mai. La titletrack cerca di piazzare il brano epico, con una progressione che ci mette troppo per concludersi, e tanto alla fine vince sempre il six six six sul tu-pa-tu-pa perenne.
Commenti