BANGALORE CHOIR: All Or Nothing [Live At Firefest]
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05/08/2011E' stato uno degli highlight del Firefest dell'anno scorso dove lo stesso David ha regalato una prestazione gigantesca, colma di energia e classe; forse reduce dal fatto che la sua stella è tornata a brillare negli ultimi dopo che aveva abbandonato il business musicale ma finalmente abbiamo di fronte un artista ritorvato. Questa sua seconda giovinezza lo trova più maturo sotto il profilo squisitamente tecnico, meno portato ad urlare, indirizzato in pratica molto più nell'interpretazione. Questo disco contiene ovviamente il meglio delle uniche due uscite del quintetto statunitense, il tutto è stato curato da quel volpone che è Harry Hess che di Firefest se ne intende parecchio, quindi il tutto è molto crudo, nessun overdub, le stecche degli attori ci sono tutte, da David in poi e non è di certo un minus, è la vera forza di questo disco. Da segnalare l'ottimo lavoro del germanico Andy Susehmil che è oramai da un po' il partner artistico di David, un gradito ritorno dopo la sua avventura con Udo terminata anni e anni addietro. Ad essere onesti i brani del primo disco surclassano il secondo sia per coinvolgimento, sia come resa, e "All The Good Die Young" e "Just One Night" ne sono chiaro esempio, per non parlare, ovviamente, del brano più noto della compagine del coro, "Angel In Black", che risulta qui eccezionale, con tanto di fiatone di David e cori non propriamente in nota. Un prodotto quindi vero dall'inizio alla fine, da apprezzare fino in fondo e, se l'obiettivo era fare dispiacere l'ascoltatore di non essere stato presente al gig, è perfettamente centrato.
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