BAD WEATHER PROJECT: Stormriders
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21/09/2015Sotto la protezione di Trevor dei Sadist e della Nadir Promotion Agency arrivano questi giovinastri che rispondono al nome di Bad Weather Project, monicker nato dal connubio tra tempestose ed oscure nuvole e la paura che gli esseri umani hanno di questi fenomeni. Questo 'Stormriders', il secondo lavoro sulla lunga distanza a tre anni dal precedente 'Incoming Twister', pubblicato per l’etichetta Buil2Kill Records, fornisce spunti e sonorità hard rock mischiati con sapori grunge neanche tanto velati. Dopo “Updraft”, la prima traccia dal grunge piuttosto anonimo e neanche tanto ben interpretato, si inizia a premere sull’acceleratore con la successiva “Timebomb”, in cui le sonorità hard miste ad una certa tradizione grunge prendono il sopravvento, con la voce di Cristiano “Crisix” Ceccato che inizia a farsi più espressiva e personale, anche se rivedibile dal punto di vista tecnico e della tonalità. Le linee musicali ricordano spunti degni dei Guns’n’Roses, associati alla ribellione dei Pearl Jam, in cui Crisix cerca di impersonare un Eddie Vedder che nelle parti più dure diventa più rauco e sporco. C’è spazio anche per dei lenti come “Code Of Soul”, che ricordano gli Stone Sour, ma che necessitano, soprattutto in futuro, di piccole migliorie negli arrangiamenti, dato che alcuni punti sembrano essere suonati in maniera non perfetta e che si agganciano con fatica. I capitoli migliori dell’album, a parere personale, oltre a “Timebomb”, risultano essere anche pezzi come “Scars”, il quale associa parti relativamente tranquille nella prima parte a fragori più hard nella parte finale, con la voce di Crisix in questo caso davvero ben dosata ed equilibrata, e il pezzo finale “Mindshaker”, molto hard rock nel suo incedere spedito, e dedicato a quelle strafighe che di tanto in tanto stazionano nei locali e alla voglia maschile di possederle. Una band che, quando vuole, sa comunque incazzarsi nella maniera giusta, cercando di mettere in chiaro determinate idee. E che con i dovuti miglioramenti in sede di arrangiamenti, di costruzione della voce e delle liriche cantate, potranno sicuramente dire la loro nel panorama hard rock italiano underground.
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