ANTROPO MORPHIA: RITES OV PERVERSION
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29/09/2014Il death metal non muore mai, e il nuovo disco dei tradizionalisti Antropomorphia sembra quasi l'epitomo vivente di questa massima. Dalla copertina, al titolo, al sound, il nuovo disco della band olandese (tuttora legata agli stilemi dei capostipiti del genere, per capirci sono tra quelli che citano Venom, Celtic Frost e compagnia) è tutto quello che ogni amante tout court di death metal può desiderare. Atmosfere plumbee, asfissianti e liriche chiaramente morbose e mortuarie fanno da sfondo al nuovo parto degli Antropomorphia. Il death metal dei nostri è talmente parossistico e antiquato (in senso 'buono') che si fa fatica a distinguere un brano dall'altro, e onestamente si fa anche fatica ad entusiasmarsi ad un disco così statico e privo di mordente (a meno che non vivate di pane e death metal). 'Rites Ov Perversion' è quindi la classica uscita di nicchia, che farà sicuramente contenti gli appassionati, per i quali questa recensione, qualunque recesione è inutile. Tutti gli altri: c'è in giro di meglio.
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