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ALICE COOPER: DRAGONTOWN

data

28/11/2003
85


Genere: Hard Rock
Etichetta: Spitfire
Distro:
Anno: 2001

Per coloro che credono che Alice Cooper sia solo "un vecchio 54enne che farebbe meglio ad andare in pensione" (testuali parole di un certo Marylin Manson), il diretto interessato risponde con quest'album, Dragontown, che spazza via ogni possibile illazione sulla forma e sulla cattiveria di zio Alice che avrà anche 54 anni, ma di certo non ha perso lo smalto dei tempi migliori! Si parte con la devastante "Triggerman", velocissima song più rockeggiante che mai, l'opener ideale per chiarire subito cosa ci stiamo accingendo ad ascoltare... La seconda traccia, "Deeper", ci introduce nella Città del Dragone... il ritmo ipnotico, così come la voce di Alice, ci catturano e ci spingono inesorabilmente verso "Dragontown", il terzo brano... in cui si sprigiona tutto l'odio di questo mondo, dal quale Alice ci vuole mettere in guardia... da brividi! "Sex, Death and Money" è, a mio avviso, uno dei pezzi migliori di tutto l'album, tra suoni "moderni" e industrial, Alice ci regala uno spaccato nudo e crudo della società moderna. Imperdibile. "Fantasy Man" e "Somewhere In The Jungle" si lasciano ascoltare senza troppi acuti, ma nel complesso risultano comunque piacevoli, pur non aggiungendo nulla di nuovo. La prima vera sorpresa arriva con "Disgraceland"! Già dal titolo, molto ironico, il buon Elvis Presley risorge dalla cenere. Ecco un pezzo sicuramente dedicato a lui, nel quale Alice si diverte a imitarlo (riuscendovi più che bene) e ci regala una vera e propria chicca! "Sister Sara" si snoda attraverso un "quasi rap" che ricorda vagamente le sonorità nu-metal tanto in voga oggi, come del resto fa anche "I Just Wanna Be God". L'unica ballad del disco è la bellissima "Every Woman Has A Name". Chitarre acustiche, archi e la bellissima voce di Alice ci portano a uno dei lenti più belli mai composti dal re dello Shock Rock. Assolutamente eccezionale. Dopo una strizzatina d'occhio al commerciale con "It's Much Too Late", divertente e ironico rock 'n roll, il disco si chiude con la violentissima "The Sentinel", degna conclusione per un disco dalle sonorità decisamente "Heavy" partorito dalla mente del grande Alice!

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