ALICE COOPER: ALICE COOPER GOES TO HELL
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13/01/2004Dopo il grande successo di "Welcome To My Nightmare", e forte dell'ottima valutazione data ai suoi show "teatrali", Alice Cooper pubblica un altro concept-album nel 1976, immaginando di essere condannato per le sue gesta sceniche, da un ipotetico tribunale di "benpensanti", ad andare all'Inferno. E il primo, bellissimo brano, "Go To Hell", è proprio l'ironica descrizione del processo! Da qui parte il viaggio di Alice verso l'Ade... e ci accorgiamo subito che questo è un vero e proprio spettacolo comico, non un normale album di Alice Cooper! Attraverso brani come "You Gotta Dance" o come la mitica "I'm The Coolest", Alice, irriverente come sempre, sdrammatizza l'Inferno stesso, che in fondo altro non è che l'esaltazione dei peggiori vizi dell'Uomo. Ovviamente c'è spazio anche per una struggente ballad, "I Never Cry", degna erede di "Only Women Bleed". Ma la prima vera sorpresa la troviamo con "Give The Kid A Break", uno strano brano in stile MOLTO retrò, con un assurdo e divertentissimo dialogo tra il povero Alice e il Diavolo...imperdibile! L'album procede poi con alti e bassi, fino alla seconda sorpresa: "I'm Always Chasing Rainbows", infatti, altro non è che una cover di un brano del 1918 (!) scritto da Harry Carroll e Joseph McCarthy. Il disco si conclude poi con il ritorno di Alice alla vita reale ("I'm Going Home"), e un inquietante interrogativo: qualcuno avrà pensato a me mentre ero via?
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