ALBEZ DUZ: The Coming of Mictlan
data
12/09/2014Se state ancora patendo per la dipartita di Peter Steele e le sue oscure e lussuriose creazioni con i compagnucci di merenda Type O Negative - vedi "Fire Wings" e "Mictlan" - avete finito di affliggervi perchè l'ex Carnivore si è reincarnato nel singer (Impurus che ha una timbrica vocale oscura e baritonale) di questi misconosciuti tedeschi che hanno saputo reinterpretare l'appeal gotic-doom degli americani, associandolo alle atmosfere tenebrose tanto care ad un altra band teutonica, i The Vision Bleak, ed ammantando il sound con una buona dose di gnosi (la perfetta conoscenza delle verità divine) e occultismo, che crea quell'alone di mistero attorno alle band e fa tanto tendenza. Ci sarebbe parecchio da discutere sulla scelta del moniker che sinceramente non offre nessuna informazione all'ignaro potenziale acquirente/ascoltatore (solitamente band death e black hanno questi nomi altisonanti e trituranti come sventrator, purificator, rectal smegma, dark throne), ma qui tutto lascia fortemente spiazzati e freddi di fronte alla mancanza di riconoscibilità e di indirizzo stilistico del nome. Per non lasciare nulla di intentato si cimentano con il neo folk apocalittico alla Ancient Wisdom di "Drowned", e coverizzano Tanita Tikaram in "Twist In My Sobriety" con risultati di tutto rispetto, specie nella produzione essenziale, ma potente che gli permette di bypassare la mera riproposizione dei canoni che hanno portato al successo i TON. Oscurità e trasporto portati alla luce.
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