ACCEPT: BREAKER
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05/07/2004"Breaker" è il primo vero capolavoro! Reminiscenze hard rock si mescolano con la nuova verve musicale coniata come heavy metal e gli Accept si adoperano alla grande per la causa. I Judas Priest sembrano essere i principali fari ma i nostri hanno attitudine da vendere. "Starlight" irrompe metallica e accattivante, dal semplice refrain ma dal grande assolo: semplicemente stupenda! "Breaker" è speed metal primordiale: possiamo parlare in questo frangente di vero e proprio riff assassino. Uno dei brani metal più grandi di tutti i tempi. "Run If You Can" chiude la prima triade metallica, un mid tempo pesante, quasi thrash antelitteram, che esplode in un ritornello che se ti fanno la T.A.C. te lo trovano in testa. "Can't Stand The Night" è particolare per due motivi: è cantata da Udo (come abbiamo visto, di solito, delle ballads in casa Accept se ne occupa Peter Baltes)e bisogna dire che non sfigura affatto; poi perchè i fans dei Metallica (se ci fate caso nominati per ben tre volte) potrebbero trovare qualche somiglinza con qualche pezzo a loro molto caro. "Son Of A Bitch" si distingue per la sua non linearità, rivelandosi forse l'episodio più originale del disco, mentre "Down And Out" fa della linearità la sua ragione di vita risultando forse quello meno riuscito insieme a "Feelings". "Midnight Highway" è una sorta di metal melodico da spararsi in macchina e da cantare a perdifiato, così come il puro rock'n'roll di "Burning". "Breaking Up Again"(Baltes on vox) invece è una delle ballad più belle che le mie orecchie da romanticone abbiano mai ascoltato, così pregna di feelings da commuovere.
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