11 AS IN ADVERSARIES: THE FULL INTREPID EXPERIENCE OF LIGHT
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20/12/2010Un monicker ed un titolo d'album che lasciano presagire tutto tranne una proposta lineare e schiava di abitudini compositive. Un duo franco/italiano capace di creare un sound malato e di pari passo ragionato, pensato e strutturato per sfigurare orecchie e per violentare cervelli. Ben lungi dall'imitare accademicamente le avanguardie post qualcosa, ma un miscuglio di idee selezionate e proposte con maniacale intransigenza ed eseguite meglio, potenziate sul piano dell'impatto da una produzione si spessore. Alienazione, estraneazione, alterazione estrema di melodie e perturbanti dissonanze mai fini a sé stesse; ritmiche schizzate ed un lavoro di chitarra in modalità [continua ricerca distorsiva]; sperimentazione, tensione emotiva sempre al limite, delirio sonoro ed interpretazioni vocali made in manicomio. Particolari che rendono 'The Full Intrepid Experience Of Light' un'esperienza concitata e concettulamente intrigante che non andrebbe mai somministrata una seconda volta subito dopo la prima: il rischio di perdersi e sbandare a livello psichico non è poi così impossibile. E non potrebbe essere altrimenti quando si è stuprati da brani contaminati da funk, prog, black metal, psichedelia, rock alternativo e quanto di post la musica estrema ha proposto nell'ultimo decennio. Un disco avantgarde nel vero senso del termine, intenso e sofferente, grondante dolore fisico e disturbo mentale aggravato che non concedono scampo: una volta entrati, l'unica luce che vedrete sarà quella che filtrerà dalla finestra piombata, attraverso la grata di ferro della stanza dell'ospedale psichiatrico in cui vi ritroverete ricoverati.
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