NERO DI MARTE
La post-metal band bolognese non lascia margini per discussioni, e soddisfa pienamente tutti con questo nuovo lavoro, 'Immoto'. Era difficile riuscire a mantenersi fedeli al precedente magnifico lavoro 'Derivae', ed invece non solo sono rimasti fedeli alle aspettative, ma hanno addirittura fatto di meglio. Dopo cambi di line-up ed una lodevole maturità musicale raggiunta, soprattutto nella timbrica vocale che Sean padroneggia con notevole disinvoltura, per non dire della personale virtuosità tecnica della chitarra di Francesco, nonchè la ritmica dolente di Andrea e Giulio, i bolognesi Nero di Marte meritano tutti gli elogi che stanno ricevendo.
Il 24 Gennaio è uscito il nuovo lavoro 'Immoto' per la Season Of Mist? Cosa vi ha indotti a scegliere questo titolo? L'invito è quello di creare, interagire e ascoltare con attenzione meditativa, e da una parte descrive il lavoro che abbiamo fatto in questi anni con musica e testi. La parola Immoto è stata scelta per esprimere questo centramento riflessivo; l'unica indecisione è stata se usare il titolo per il brano o per l'album in sè, ma alla fine ha vinto l'idea di chiamare così entrambi.
Disponibile già da un paio di mesi in streaming il primo brano "Sisyphos", chiaramente ispirato al mito di Sisifo. Perchè questo omaggio? Volevamo esplorare l'assurdità della ripetizione delle cose, il martirio dell'azione come unica soluzione alla vita. Siamo stati assorbiti completamente dal saggio di Camus e abbiamo deciso di trasporre la nostra interpretazione in musica. In realtà, come spesso accade, è la musica che fa partire queste idee: il brano si presentava monolitico e pieno di alti e bassi; prima ancora che avessimo formulato un testo, il brano aveva il nomignolo "Macigni".
'Immoto' esce dopo cinque anni dal precedente 'Derivae'. Cos'è cambiato da allora? Oltre agli ovvi cambi di lineup avvenuti in questo tempo, crediamo vi sia una maggiore consapevolezza di ciò che riusciamo a fare come band, sia come limiti, sia come punti di forza. Il nostro songwriting si è intricato molto e abbiamo esplorato nuove soluzioni e sensibilità nell'esperimerci con i nostri strumenti. Non faremo sicuramente passare altri 5 anni prima della prossima pubblicazione!
Ho trovato i testi del disco molto riflessivi, una sorta di grande occhio che scruta sul passato-presente-futuro. Sbaglio? Ci siamo presi molto tempo per meditare su musica e testi, ciò che è uscito è stato un lavoro fortemente del subconscio. Nei testi si parla di tempo, spazio, creatività, esistenza, relazioni, movimento e riflessione. Pensiamo siano liriche fortemente personali, ma in cui ognuno si può riflettere.
I prossimi appuntamenti dal vivo? Suoneremo il 6 e 7 Marzo a Bologna e Roma per presentare il disco, al Frantic Fest ad Agosto e stiamo programmando varie date e festival nel corso del 2020. Per ogni annuncio rimanete sintonizzati su www.facebook.com/nerodimarte!
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