LIVERANI, DANIELE
Ciao Daniele, innanzitutto ti ringrazio per la tua disponibilità! Iniziamo questa intervista con un'introduzione a "Genius", la tua Rock Opera nata, se non sbaglio, da un racconto Fantasy da te scritto alcuni anni or sono, ed incentrata sul tema del viaggio onirico. L'idea è nata un po' per caso. Come tutte le cose, i progetti musicali nascono da un evento, da una casualità, poi l'idea pian piano prende forma, da cosa nasce cosa e così ho creato questa Rock Opera. Questo progetto ha avuto una gestazione di 4 anni, l'idea di base è appunto nata dal suddetto racconto "Dalily Trauma", un piccolo romanzetto di 18 capitoli, da me scritto nel tempo libero senza nessun idea di musicarlo: solo in seguito mi ha solleticato l'idea di un'eventuale colonna sonora. Come primo passo, ho estratto un disco strumentale, che si chiama appunto "Daily Trauma", composto da 18 canzoni ognuna dedicata ad un capitolo. Teoricamente avrebbe dovuto essere il mio secondo album solista, ma mon è mai uscito causa la mancanza di una buona situazione a livello contrattuale. Quindi ho preso alcune idee embrionali, alcune atmosfere di quel disco e le ho rivisitate, riarrangiate e riprese nei tre episodi che compongono "Genius". L'idea è nata anche perché, essendo appassionato di musica classica, sono sempre stato affascinato da queste opere anche dal punto di vista lirico, e vedendo che attorno a me stavano nascendo altri progetti, quali Ayeron, Nostradamus e Avantasia che ricalcavano questo stile con l'interazione di più cantanti, mi sono messo a lavorare e ho pensato di riprendere quella storia, che con il tempo ho perfezionato, e ho composto le musiche per la trilogia. Diciamo che la lavorazione è avvenuta per fasi. "Genius" non ha niente a che vedere con "Daily Trauma" (che probabilmente La Frontiers pubblicherà alla fine di questi tre episodi) dal punto di vista delle songs, tranne qualche rimando sparso qui e là, qualche accenno. Questa rock opera l' ho riscritta da zero, ripercorrendo la storia e adattando la musica a quelle che erano le linee vocali visto che, alla fine, i protagonisti sono i cantanti, cui ho voluto dare un ruolo di primo piano: credo che se lo meritino. Il primo capitolo che da inizio a questa saga si intitola proprio "A Human Into Dreams World" ed ha, a mio avviso, il sapore di un'Odissea vissuta in un'altra realtà, proprio come i più famosi poemi epici : anche nella tua trama, il tempo è posto al di là di ogni logica… Come pensi di completare la vita di un sogno, solitamente breve, con una narrazione così articolata che dovrebbe svilupparsi in tre episodi? Diciamo che, in genere, sogni solitamente brevi vengono spesso vissuti a livello celebrale con un'intensità tale da farli sembrare molto lunghi, se si riesce a ricordarli... ecco perchè la storia del sogno di Genius è cosi' breve nella realtà, ma lunga a livello di eventi e tempo di sogno. Genius, questo "Ulisse onirico", si è avventurato verso l'ignoto : in questo viaggio nel mistero dei sogni, il suo spirito si arricchirà? Te lo chiedo perché, pur essendo una Fantasy Story, i personaggi sono ben definiti e Genius, soprattutto, può benissimo rappresentare colui che vuole scoprire l'essenza delle cose cercando di andarvi oltre, come piacerebbe ad ogni essere umano. E' chiaro che questi aspetti saranno colti meglio dagli ascoltatori che, una volta in possesso di tutti e tre gli episodi, potranno seguire tutta la vicenda che va ricamandosi attorno al viaggio del protagonista. Posso comunque dire con certezza che Genius trae un grande vantaggio da questa esperienza, ovvero quello di aver stretto un'amicizia così importante con il suo alter ego (responsabile della conduzione di questo sogno particolare, andato al di là delle regole), manifestandosi a Genius in maniera esplicita, come mai era successo a nessun umano. La responsabilità con la quale il suo amico Twinspirit cercherà di risolvere tutti i problemi che ha causato, sarà qualcosa che rimarrà indelebile nella memoria di Genius. Quali brani del primo episodio, secondo te, danno maggiore enfasi a questa storia? In quali di essi pensi di aver fuso al meglio la musica con i testi? Sicuramente uno dei brani più riusciti, sia a livello di musica che a livello di liriche e' "Dreams": Mark Boals è riuscito a dare la giusta freschezza e brillantezza ad un brano molto spensierato e gioviale, dove Genius non sa ancora quante peripezie dovra' affrontare. In linea generale, comunque, tutti i brani sono a mio parere molto riusciti, come accostamento musica-testi/guest scelto per ogni personaggio… posso ritenermi molto soddisfatto per il risultato! Proprio per ciò che riguarda la composizione di questo album, che metodo di lavoro hai usato per far combaciare perfettamente le tue parole con una musica così tecnica e strana da seguire e comprendere, se non dopo molti ascolti? Molte volte sono partito dai dialoghi e vi ho costruito attorno la musica, specialmente nei duetti più frenetici e sperimentali quali quelli presenti in "Paradox". Si trattava di creare una base musicale interessante e che seguisse perfettamente l'andamento dei dialoghi, sia a livello metrico che a livello di intensità emotiva. Spesso in questi casi conviene partire dai dialoghi, perché in questo modo si evita di doverli adattare ad una qualche musica preesistente, causandone così lo snaturamento. In altri momenti più lineari la musica è nata prima e la song è stata composta in maniera "classica", partendo dalla musica e dalle melodie vocali, alle quali poi ho adattato i testi. Passiamo ora alla produzione che ha accompagnato la nascita di "Genius": come hai compiuto la grande impresa di unire tutti questi artisti, tra i quali Mark Boals, Lana Lane, John Wetton e Steve Walsh, sparsi per il globo, coordinandoli in chissà quanti provini, sessioni di registrazione, etc… ? I ragazzi della Frontiers Records mi passarono una lista completa di contatti dei migliori cantanti che avevano a disposizione, che ho personalmente provveduto a reperire, sia telefonicamente che per e-mail. Per farti alcuni dei nomi che sono stati presi in esame, oltre quelli che sono poi entrati a far parte del cast ufficiale, potrei citarti Tony O'Hara, Rob Rock, Kip Winger, Bob Catley, Dougie White, Tony Martin, Jorn Lande, Gary Hughes, Freddy Curci, Terry Brock, Geoff Tate, John West, Pamela Moore, Jimi Jamision e altri ancora... Gli unici che, per questioni stilistiche e personali hanno scartato sin dall'inizio l'idea di partecipare al progetto, sono stati Kip Winger, Gary Hughes e Tony Martin, mentre gli altri hanno manifestato molto interesse dando subito la loro disponibilità a interpretare una parte. Purtroppo c'era da fare una scelta e ne sono stati reclutati solo dieci, ad ogni modo serviranno sicuramente nuovi singers per il prossimo episodio, quindi ci sarà spazio per altri! Oltre ai nomi proposti dalla Frontiers, alcuni li ho proposti io stesso, come Oliver Hartmann, Daniel Gildenlow e lo stesso Midnight, che avevo già immaginato come perfetti per interpretare i loro ruoli all'interno dell'opera. Hai potuto seguire di persona il lavoro dei singoli musicisti, almeno in alcuni momenti, o solamente con scambio dei vari Demo, Master o registrazioni varie? L'idea di radunare tutti i cantanti in un solo studio e' stata scartata quasi da subito, vista la quasi impossibilità di far combaciare gli impegni di tutti e 10 i cantanti, inoltre i costi di viaggio, vitto e alloggio sarebbero stati esorbitanti… lo stesso sarebbe stato se avessi dovuto viaggiare io in su e in giù per il pianeta per seguire di persona le registrazioni, per cui una volta completata la musica e gli spartiti-testi abbiamo organizzato delle sessioni di registrazione per ogni cantante, presso i loro studi abituali. Ho contattato tutti i vari produttori che avrebbero gestito le registrazioni e preso accordo sui formati e sui dettagli tecnici, dopodiché ho inviato loro le basi necessarie per le riprese. Ho discusso poi (per ore!) le parti al telefono con i singers, e ho cercato di spiegare quello che volevo da loro per far sì che il tutto avesse un senso... a livello interpretativo, fermo restando che comunque ognuno di loro e' stato libero di caratterizzare il relativo personaggio con il proprio stile, e anche di proporre numerosi arrangiamenti, nonché proposte che ho sempre accettato e favorito. Questo processo ha permesso di registrare tutte le parti vocali con grande cura, in quanto ogni interprete ha tenuto le registrazioni in caldo per molto, e ha avuto la possibilità di migliorare e ritornare su alcune parti in duetto (o in coro) in più stadi. Il tutto e' stato coordinato da me tramite Internet e con innumerevoli spedizioni, ogni cantante mi spediva files in Mp3 delle loro registrazioni e così potevamo discutere telefonicamente in tempo reale e decidere insieme se andava tutto bene. In molti casi, raccoglievo tutte le tracce che mi arrivavano e le aggiungevo al progetto principale, estraendone mix preliminari aggiornati di volta in volta che rimandavo poi ai vari cantanti, di modo che potessero essere in grado di aggiustare le proprie parti alla luce di quelle degli altri. Questo ha reso possibile un grande lavoro di rifinitura, in quanto i singers tenevano le tracce e, avendo tutto a disposizione nel loro studio, potevano comodamente fare qualche ritocco con una registrazione ogni tanto : credo che il prodotto ne abbia giovato molto, ultimare tutto in due settimane di studio e con l'acqua alla gola avrebbe significato avere un risultato finale molto meno curato.. Ho inoltre effettuato una grande postproduzione, per limare il tutto e sincronizzare le parti vocali perfettamente con la musica e i cori... sono rimasto sull'editing per questi aspetti per più di due mesi, volevo che fosse tutto davvero perfetto! I tanti artisti che si sono esibiti sono stati subito entusiasti di partecipare alla tua proposta ed al loro ruolo, o hai avuto problemi nel distribuire i personaggi e le parti? Direi nessun problema, ho cercato da subito di proporre le parti più adeguate ai vari cantanti, facendo attenzione al loro stile e alla loro indole : ognuno di loro si e' fidato della mia scelta, cosa per me molto positiva in quanto sarebbe stato difficile riuscire a mettere d'accordo dieci cantanti se non avessero accettato il mio consiglio sulla assegnazione delle parti!.. Ok, Daniele, ti ringrazio e ti porgo l'ultima domanda : cosa ci porterà il futuro riguardo "Genius" e gli altri tuoi progetti? Qualche novità prossima? Sto ultimando la produzione del terzo disco del mio gruppo (Empty Tremor, nda), che si chiamerà "The Alien Inside", ed alla voce abbiamo una new entry d' eccezione, ovvero Oliver Hartmann. Ti assicuro che la sua performance e' stata fantastica e, vista la sua già non poca notorietà in tutto il mondo come uno dei singer più talentuosi del momento, credo che questo album degli Empty Tremor finalmente potrà essere ascoltato da molte più persone… preparatevi a una bomba prog metal!!! Inoltre ho un disco chitarristico solita nel cassetto da molto tempo che pare che stia per essere pubblicato finalmente dalla Frontiers, poi a breve completerò anche "Genius - Episode II"… un sacco di lavoro insomma! Grazie infinite per il supporto, è stato un onore per me essere intervistato!
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