HIDEWEAVER
Ciao Hideweaver, presentatevi ai lettori di Hardsounds, anche se siete in giro da diversi anni, anche come Themselves. (Fabio-chitarrista) Ciao Hardsounds, gli Hideweaver fondano le proprie radici nel 1998, ma la svolta fondamentale arriva nel 2006, durante questo periodo abbiamo prodotto due demo-CD (il primo come Themselves e 'Time to Rise' del 2004 come Hideweaver) e avuto varie collaborazioni italiane ed estere. Dopo il 2006, quando il morale era ai minimi storici e dove ognuno era impegnato su altri fronti, abbiamo incontrato Nando che ha dato alla band la spinta per ripartire più motivati di prima. Una vera e propria rinascita, con nuove composizioni e nuovi metodi di approccio. Da questo periodo viene il promo “Wash my tears away” del 2007 e l’album “Silver Bullet” , da poco uscito per Zimbalam. Quali sono le vostre influenze maggiori, e cos'è il vostro P.O.M. Heavy Metal? (Nando-cantante) Così come AOR sta per Adult (o Album…) Oriented Rock, P.O.M. sta letteralmente per Patacca Oriented Metal (nell’accezione romagnola del termine patacca). Ovviamente si tratta di una gag che tutto sommato sintetizza lo stile marcatamente catchy che cerchiamo di imprimere ai nostri brani e la dose fondamentale di ironia che contraddistingue il nostro vivere quotidiano. Il P.O.M. è una miscela di classico HM ottantiano, AOR, Hard Rock, Progressive Rock e Pop internazionale indurito da sonorità filo-scandinave. Le influenze sono tante e disparate; ognuno di noi spazia a 360 gradi su tutti i generi e ascoltando le soluzioni compositive e gli arrangiamenti credo che questo eclettismo traspaia, almeno spero. Se dovessi citare delle band direi che somigliamo vagamente agli Edguy che fanno una cover dei Journey. Come bilanciate il prog, l'heavy e il rock adulto? i componenti della band mettono tutti del loro o c'è un songwriter principale? (Nando) La ricetta ovviamente è segreta! Diciamo che tendenzialmente si parte da un nucleo originario in forma di ballad acustica che deve funzionare già come ballata, con strofa, ritornelli e special… a quel punto si plasma il brano con gli arrangiamenti in stile Hideweaver, si perfeziona il tempo, si lavora sui riff di chitarra (la bibbia del metallo!) e personalmente cerco di elaborare armonie particolari fatte di decine di voci e tastiere che danno ai nostri brani quella patina AOR che serve a smussarne l’aggressività. (Fabio) In questo album il nucleo dei brani è nato dal singolo compositore, ognuno di noi porta delle stesure complete, su queste si applicano modifiche e arrangiamenti più o meno drastici in funzione della voce. Diversamente dal nostro vecchio songwriting da “sala prove”, dove i pezzi erano riff basati solo sulla chitarra, adesso si ragiona nell’ottica del brano nella sua totalità in cui la voce ricopre il ruolo fondamentale, senza però togliere niente alla musica, sempre metallo facciamo… semplicemente tutto deve essere al posto giusto in giusta quantità. Quali sono le differenze rispetto a 'Time To Rise' del 2004? (Fabio) Per noi era un’altra epoca. La line-up era diversa da quella attuale, non c’erano Nando e Greg. Come ti dicevo il songwriting nasceva da riff di chitarra sui quali, al contrario di adesso, era poi la voce ad adattarsi. In “Silver Bullet” la maturità ci ha permesso una composizione più adulta e razionale; tutto l’album è stato prima registrato come provino, per valutare eventuali modifiche finali, e su questa matrice è stata fatta la registrazione definitiva. Questo metodo di “ricalco” ci ha permesso di fare una registrazione definitiva più veloce ed efficace. Sotto il profilo della resa sonora non c’è confronto. Il mix ed il mastering di “Silver Bullet” sono stati curati da Simone Mularoni dei DGM nel suo Domination Studio. Le tematiche di Silver Bullet su cosa vertono? C'è un filo conduttore tra i brani dell'album? (Nando) Il fil rouge è puramente concettuale. Scrivendo le liriche ho cercato di seguire la medesima linea che ci ha guidati nella composizione musicale, ovvero una rielaborazione dei cliché del metal e dell’hard rock ottantiano. L’iconografia orrorifica è predominante per quanto riguarda le tematiche ma l’aspetto a mio avviso più interessante è la ricerca fonetica: ho smembrato decine di testi e ne ho mutuato formule e soluzioni, piegandole alle esigenze dei nostri brani. Mi è sembrato un approccio interessante (e proficuo), da bricoleur, ad una lingua che a bene vedere va oltre l’inglese istituzionale, è proprio l’inglese del rock, autoreferenziale e ricco di codici personalissimi. Ci sono aspetti del disco che non vi soddisfano a pieno? (Nando) Sì, le vendite, ah ah ah! Scherzi a parte sono senza dubbio gli aspetti legati alla distribuzione e alla promozione che mi lasciano interdetto. Ci tengo ad aprire una piccola parentesi che non vuole essere una polemica, piuttosto una constatazione; abbiamo deciso di distribuire Silver Bullet sulle piattaforme digitali e ci siamo resi conto di quanto sia difficile anche ottenere solo una recensione o farsi ascoltare da un’etichetta se non si dispone di un prodotto fisico…come dire, paradossi dell’era informatica! (Fabio) L’eterogeneità del CD potrebbe spiazzare alcuni ascoltatori, ma è un elemento che abbiamo sempre avuto in mente, essendo il primo full lenght ufficiale abbiamo mantenuto le influenze e le sonorità raccolte in questi anni . Qualche tempo fa si è sentito parlare di voi per una rissa del vostro componente con Blaze Bayley, a seguito della quale avete sospeso il vostro tour. Potreste fornirci una vostra versione dei fatti? (Fabio) Guarda, potrei raccontarti tutto nei minimi dettagli, ma preferisco che se la sbrighino tra loro, visto che non c’è stata nessuna rissa, ma un atto dal quale vogliamo prendere le distanze. Per la band la storia si è chiusa nel momento in cui abbiamo deciso di sospendere il tour, a noi interessa la musica, per noi suonare è allegria e divertimento, mi dispiace per chi non la vive in questo modo. Se dovessi consigliare ad un neofita un vostro pezzo per farvi conoscere, quale proporresti? (Nando) Impresa ardua scegliere solo un brano! Tuttavia ritengo che "Silver Bullet" sia il brano che concretizza al meglio il progetto che stiamo portando avanti: è un brano melodico, potente e con un sound ricercato; è il classico singolo che mi piacerebbe sentire in radio… (Fabio) Se dovessi fare un singolo rappresentativo metterei "The Same Old Song", "Silver Bullet" e "Opus Die", tre brani completamente diversi tra loro. Siamo ai saluti. (Fabio) Un saluto a Hardsounds ed a suoi lettori, buona Musica a tutti. (Nando) Grazie a Francesco Antonio e ad Hardsounds che ha voluto concederci questo prezioso spazio e grazie a tutti i lettori che hanno perso qualche minuto leggere i nostri deliri! Convertitevi al P.O.M. e diffondete la parola (…la parola potete sceglierla da soli)
Commenti