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SIXTY MILES AHEAD

Se pensiamo che i Sixty Miles Ahead esistono da un anno e mezzo, dopo aver pubblicato lo scorso novembre l'Ep'Blank Slate', e si stanno per rinchiudere in studio a registrare il primo full lenght, non si può certo dire che questi quattro ragazzi stiano con le mani in mano. Allora noi di Hardsounds siamo andati a chiedere al chitarrista Fulvio, al batterista Luca e al bassista Davide come stanno procedendo i lavori, quindi let's go! Ciao ragazzi, visto che è la prima volta che siete intervistati su Hardsounds, ci volete raccontare come vi siete formati e cosa avete fatto finora? Ciao! Grazie per lo spazio e per la bella recensione che ci è arrivata da HS all'uscita del nostro EP. Brevemente, ci siamo formati nella primavera del 2011 e dopo alcuni intensi mesi di lavoro abbiamo scelto di incidere immediatamente il nostro disco d'esordio 'Blank Slate', poi pubblicato il 20 novembre. Forti dell'ottimo risconto avuto dall'EP e dall'intensa stagione live, abbiamo deciso di tornare subito in studio per la produzione del nostro primo full-lenght! Dal vivo date l'impressione di essere proprio quattro amici, lo siete anche al di fuori del palco? Assolutamente si, sul palco non mancano le risate e gli sguardi di intesa. Ci conoscevamo quasi tutti da molti anni, ma la band è stata l'opportunità per riallacciare e rafforzare le amicizie. Anche con Sandro, arrivato alla voce dopo alcuni mesi di ricerca, il rapporto oltre che "artistico" si è velocemente evoluto in una bella amicizia. 'Blank Slate' è uscito oramai da dieci mesi, quali sono stati i riscontri del pubblico? I riscontri sono stati sorprendentemente buoni, sicuramente oltre le nostre aspettative dato che si trattava di un esordio partorito in pochi mesi! Anche da parte degli "addetti ai lavori" abbiamo raccolto ottime impressioni e alte aspettative. Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti, perchè se stiamo entrando in studio così rapidamente e con tutta questa carica, è grazie al supporto che abbiamo ricevuto! I contenuti musicali del primo cd si aggiravano tra l'hard rock moderno in stile Nickelback e post grunge. Come vi state muovendo con i nuovi brani? L'EP era un modo per dare una prima forma alle varie sfaccettature del nostro sound. Il DNA della band rimarrà inalterato anche nel prossimo lavoro, ma è evidente che nella stesura del nuovo materiale la componente metal, soprattutto nell riffing di chitarra, si è guadagnata molto più spazio! Cosa potete dirci sulla pubblicazione del vostro disco d'esordio, a che punto siete con i lavori? Tutto il materiale è pronto per essere registrato, stiamo per entrare in studio e ne avremo per circa un mese. Seguiranno un paio di mesi per preparare la pubblicazione e la promozione del disco, nei quali sveleremo gradualmente tutti i particolari che lo riguardano! L'uscita dell'album è prevista per gennaio 2013! Tenete d'occhio la nostra pagina facebook (www.facebook.com/sixtymileahead) per rimanere aggiornati su tutti gli sviluppi! Personalmente avevo apprezzato molto il suono "grasso" e potente che siete riusciti a dare ai brani di 'Blank slate', avete intenzione di proseguire su questa strada? Siamo degli estimatori dei suoni "grossi" e pompati tipici delle produzioni moderne, e siamo soddisfatti del suono dell'EP. Non a caso abbiamo rinnovato la fiducia ai tecnici che si sono occupati di 'Blank Slate'. Tuttavia in vista dell'album cercheremo anche soluzioni diverse in alcuni brani per non appesantire l'ascolto traccia dopo traccia. Allora diteci chi sono questi "maghi del suono" che sono riusciti a dare un tale rombo alle vostre composizioni! Sono Matteo Bolzoni e Larsen Premoli del RecLab Studio di Milano! Grandi professionisti e belle persone che stanno sfornando delle ottime produzioni. Nonostante tutto il lavoro che sta alla base di un disco, ci teniamo a mantenere un suono fedele al nostro impatto "live", quindi pochi fronzoli! Quando vi avevo intervistato per un'altra testata mi avevate detto che i vostri testi parlano principalmente di esperienze di vita quotidiana, anche i nuovi brani si muovono su queste coordinate? Si, al momento abbiamo ancora tantissimo di noi stessi da buttare nella nostra musica. Tutto arriva dalla nostra vita, da quello che abbiamo trovato strada facendo e ciò che cerchiamo dal nostro futuro! Il nostro è un rock/metal semplice e diretto, quindi siamo convinti che possa trasmettere meglio questo tipo di esperienze. Non vogliamo escludere altre tematiche, ma questi sono i messaggi che sentiamo di voler consegnare con le nostre canzoni in questo momento. Siete sotto contratto? Come siete arrivati a nuove collaborazioni, e soprattutto siete contenti di quello che hanno fatto finora con voi? Collaboriamo da quasi un anno con Red Cat promotion e siamo soddisfatti di come prosegue il lavoro assieme. Grazie al loro contributo siamo entrati in contatto con un etichetta straniera che curerà l'uscita del disco, tutti i dettagli verranno svelati molto presto! A me piace sempre parlare di concerti, come va da questo punto di vista, avete qualche gig che vi ricorderete in particolar modo? L'attività live è andata bene fino ad oggi, ora per promuovere il nuovo disco stiamo lavorando per spostarci di più sia in italia che all'estero. Tra le date più belle ricordiamo quella allo ZOE Club di Milano, un palco storico della Milano rock a cui tenevamo particolarmente. Ottimi suoni e grande risposta dal pubblico! E' andata alla grande anche la serata di chiusura della nostra prima stagione live al Jack Bikers di Vigevano (PV). Un temporale stava minacciando la serata, ma le imprecazioni di tutti hanno scacciato la pioggia pochi minuti prima di salire sul palco, da li in poi l'energia si è triplicata ed è uscito uno dei live più carichi di tutti! Adesso una domanda particolare: chi sono i vostri idoli e a chi vi ispirate quando suonate? Fulvio: Dal blues di T-bone Walker e Buddy Guy, fino ad axeman come John Norum e il compianto Robbin Crosby! Davide: Arrivando dalla chitarra, le mie influenze arrivano da Zakk Wylde, Slash e compagnia bella come la maggior parte dei rocker miei coetanei. A livello bassistico apprezzo il tiro e la personalità di Duff McKagan. Luca: Oltre all'indimenticabile Bonham, mi ispiro a quei batteristi rock di oggi che suonano con tiro e semplicità come Taylor Hawkins (Foo Fighters), Bary Kerch (Shinedown), Scott Phillips (Alter Bridge) e Roy Mayorga (Stone Sour). Concludiamo dando libero spazio a voi e ai vostri eventuali ringraziamenti e saluti, fate pure! Grazie per la bella intervista e speriamo di risentirci presto per parlare nei dettagli del nuovo album! Grazie a tutti quelli che collaboreranno all'uscita del disco, ma soprattutto grazie a chi ci ascolta e troverà il tempo per ascoltare la nostra musica! Fulvio è da poco endorser Dean Guitars, quindi un grazie anche a Gold Music per il supporto! Durante tutta la produzione del disco vi terremo costantemente aggiornati con foto, video e studio report, quindi continuate a seguirci! A presto!

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