HARAKIRI FOR THE SKY
In concomitanza con l’uscita del nuovo lavoro 'Arson', seguito da un lungo tour promozionale che coprirà gran parte dell'Europa, abbbiamo voluto scambiare due chiacchiere con la band austriaca.
A cosa si deve un nome così altisonante? Cosa ha ispirato la vostra scelta? E’ stata una mia idea, descrive un feeling speciale quando ascolto la musica. E’ come correre verso una scogliera e lanciarsi verso il cielo. Come nel video dei Sigur Ros "Glosoli". Si riferisce anche ad un brano della band norvegese Snoras.
A chi si ispira il video di Heroin Waltz? Che rapporto avete con la droga? Il video è stata un idea di Andrea che ha anche realizzato il video. Il mio rapporto con la droga è costante. Un drogato funzionante.
Come è caduta la scelta di Davide Straccione per il brano “Thanathos” su ‘Trauma’? JJ: Abbiamo conosciuto Davide durante un tour in Italia all’inizio del 2016.
M.S.: Amiamo la sua voce perché ci ricorda il cantante dei Wood OF Ypres, David Gold, band che piace anche a lui. Più o meno è questa la storia dietro la sua scelta. Davide ha fatto un buon lavoro in quel brano.
Fire Walk with Me’ = Twin Peaks? Si, l’idea è venuta dalla serie TV, ma Twin Peaks non ha influenzato gli Harakiri For The Sky.
Perchè i vostri brani sono così lunghi? E‘ il vostro modo di esprimervi o una questione di stile. E‘ qualcosa che ci viene spontaneo. Non ci sediamo e decidiamo di scrivere un brano di 10 minuti. Un brano finisce quando è giunto il momento.
Quali sono le vostre influenze e quanto sono importanti per voi i Katatonia di 'Brave Murder Day'? Ci sono molte band che hanno influenzato il nostro sound, tra le quali If These Trees Could Talk, Woods Of Desolation e come hai sottolineato anche I Katatonia. Siamo grandi fan dei loro vecchi album, ma non credo che 'Brave Murder Day' sia il più importante. Non sono sicuro al 100%, ma credo che entrambi preferiamo 'Viva Emptiness'.
Come fate ad essere così regolari? dal 2012 un album ogni due anni. Fintanto che c’è ispirazione, scrivere brani viene spontaneo. Due anni non sono un periodo lungo quando a scrivere musica è solo una persona. Lavoriamo su canzoni e testi quasi ogni giorno.
Avete avuto offerte da altre label? Quale il motivo che vi spinge a proseguire con la Art Of Propaganda? Si, abbiamo ricevuto molte offerte da label più grandi della nostra. Ma Sven (proprietario della Art Of Propaganda) ci ha fatto la proposta migliore. Con il tempo siamo diventati amici e ci ha fatto diventare ciò che siamo oggi. Preferiamo essere un grande pesce in un piccolo stagno che il contrario.
Il nuovo disco osa meno del precedente, ed avete percorso strade più conosciute del previsto. Non lo abbiamo fatto volontariamente, è successo naturalmente.
Come mai solo due date nel nord Italia? L’Italia non è una di quella nazioni nelle quali molte persone vanno a vedere i concerti. Roma è a mezza giornata di viaggio dalla maggior parte delle date organizzate in Europa, sarebbe stato un viaggio troppo lungo. Purtroppo non si può suonare dappertutto, cosicchè una band deve darsi delle priorità.
Come siete venuti in contatto con Krimh (Behemoth, Decapitated e attualmente batterista nei Septicflesh) per reclutarlo in formazione? Krimh è un grande batterista, uno dei migliori in Europa. Sicuramente perchè vive non molto distante da noi, ma non è stato questo il motivo. E‘ semplicemente molto professionale ed un eccellente batterista a cui sono piaciuti i nostri brani.
Tornando ad ‘Arson’, il vostro modo di scrivere musica sembra maturato appieno. Lo considerate un punto di arrivo o è un nuovo livello di coscienza? Produrre ‘Arson’ è stato come fare pulizia. Come il titolo suggerisce, la nostra intenzione era quella di bruciare tutto, sia musicalmente, sia a livello testi. Finchè tutto non è stato bruciato ed è rimasta solo la cenere che abbiamo riseminato ed ottenuto un raccolto più abbondante da un terreno convalescente. ‘Arson’ simbolizza tutto ciò ed anche di più.
Volete aggiungere qualcos’altro? Grazie per l’intervista e saluti all’Italia.
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