DIESANERA
Ci siamo trovati a parlare anche con Valerio Voliani, fondatore e cantante dei Diesanera, dopo il concerto di supporto ai Vlad in Tears che si è tenuto qualche settimana fa all'Exenzia Der Club di Prato. Ci siamo presi un minuto per conoscerli meglio...
Ciao ragazzi e benvenuti su Hardsounds.it Siamo qui per parlare un po’ del vostro progetto Diesanera, nato nel 2015 da un’idea di Ilario e di Valerio, arricchiti poi nel tempo dalla presenza di Alessio (batteria), Matt (bass), Yuri (seconda chitarra) e portati ad un livello successivo proprio in questo stesso anno, in cui sono successe davvero tante cose, tra le quali l’uscita del vostro debut album 'Crumbs', che al momento è in piena promozione. Come vi sembra questo nuovo inizio? Stiamo vivendo un bel percorso, ci stiamo divertendo molto e l’affiatamento che stiamo sempre più raggiungendo nei live lo si riscontra con le persone che ci vengono a vedere nei nostri show. Stiamo notando che le canzoni piacciono e che la strada è quella giusta. Non nascondiamo che le difficoltà sono molte, la scena musicale è molto cambiata ed è sempre più difficile uscire fuori dal calderone per promuovere la propria musica, ma ce la stiamo mettendo tutta!
Questa serata invece come vi è sembrata? Sicuramente non una delle migliori. La scarsità di pubblico non giova molto a chi suona, specialmente all’emotività di un cantante. C’è da dire che noi tendiamo sempre a trovare i fatti positivi anche in situazioni più avverse tipo questa. Abbiamo conosciuto di persona i V.I.T. e ci siamo divertiti molto sia nel vederli suonare sia durante tutta la preparazione dello show. Confrontarci parlando delle diverse realtà musicali che viviamo nei rispettivi paesi ci ha fatto crescere ancora di più. Ed è questo l’importante: crescere!
Cosa pensate della scena goth/metal in Italia, ma specialmente nella vostra Toscana? Credete che i locali stiano seguendo la giusta politica con le band emergenti o che ci sia stato un giro di boa notevole anche in questo settore? Abbiamo fatto ancora poche date fuori dalla Toscana ed il metro di paragone con quello che c’è qui non possiamo ancora farlo. In Toscana ci sono delle realtà, perlopiù piccole, che ancora riescono a portare avanti la passione per il metal. Il problema fondamentale è che non c’è stato alcun cambio generazionale negli ultimi dieci anni, e questo ha portato ad una notevole diminuzione di affluenza nei locali ed i gestori hanno dovuto cambiare politica per non affogare. Ci troviamo cosi costretti a tentare di uscire dal nostro territorio, le nostre poche esperienze fuori Toscana ci hanno però fatto capire che la situazione è vissuta nella stessa maniera un po’ in tutta Italia.
Nonostante lo scarso pubblico avete tenuto testa tranquillamente ad una band del livello dei Vlad In Tears. Vi sentite pronti per un passo più lungo? L’obbiettivo è proprio questo, il passo più lungo! Credo che sia il pensiero di ogni band che vive la musica in maniera professionale raggiungere più traguardi possibili, e noi siamo una di queste. Il percorso però è lungo e tortuoso, pieno di persone cattive che lucrano sui sogni dei musicisti vendendo false speranze e riuscire a fare il salto di qualità da soli è quasi impossibile.
Quali sono i vostri prossimi progetti? Stiamo iniziando la pre-produzione del secondo album! Abbiamo in cantiere molte idee e pensiamo che un imminente secondo disco riuscirà a suscitare molta più curiosità, oltre che a tenere attiva l’immagine della band sia dal vivo che nei social, strumento oramai fondamentale per la visibilità e la diffusione della propria musica. I live continuano a rimanere il nostro obbiettivo principale e l’uscita di un secondo disco porterà sicuramente benefici anche in questo campo
C’è una band o un artista, nel vostro cassetto dei sogni, con cui vorreste suonare? La diversa provenienza di genere di ogni componente dei Diesanera porterebbe a più di una risposta…Penso che per affinità vedrei bene la nostra band di spalla ai grandissimi 69 Eyes o perchè no, un tour con gli stessi Vlad In Tears ci piacerebbe molto.
La promozione di 'Crumbs' come sta andando? Essendo completamente autogestita, la promozione sta andando un po’ a rilento. Questo è dovuto sia dalla nostra inesperienza nel settore promozionale, sia nell’aver dato precedentemente fiducia a persone che si sono dimostrate incapaci nello svolgere tale professione. Ci stiamo comunque dando molto da fare per trovare più canali possibili.
C’è all’interno di questo album una canzone alla quale la band è più affezionata o che vi sentite più addosso in qualche modo? Sinceramente vogliamo bene a tutte le nostre canzoni e ci divertiamo molto a suonarle! Se proprio dovessi sceglierne una sarebbe una battaglia ad armi pari fra “Ghosts” e “In the name of God”. La prima per la completezza di scelte di arrangiamento, la seconda per il messaggio e per l’epicità del ritornello. Essendo un album molto eterogeneo è difficile anche per noi capire quale canzone ci rappresenti di più. Nel secondo disco sono quasi sicuro che riusciremo a dare ancora di più l’idea di chi sono i Diesanera.
Volete lasciare un messaggio ai lettori di Hardsounds? Vorremo ringraziare in primis te e tutto lo staff di Hardsounds per averci dato l’opportunità di parlare un po’ di noi. Ogni strumento di comunicazione è importantissimo per la crescita di una band come la nostra. Vorremmo invitare tutti i lettori a seguirci, ad ascoltarci e soprattutto a venire ai nostri live per condividere questa nostra passione con quanta più gente riusciamo a raggiungere.
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