RUNEMAGICK: INVOCATION OF MAGICK
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29/08/2006Dopo innumerevoli ritardi e voci che si susseguivano nella Rete che davano sempre per imminente il nuovo album degli svedesi Runemagick, questa volta ci siamo davvero. Certo è che trvare al giorno d'oggi un gruppo così prolifico come i Runemagick è assai raro, specialmente se a tale velocità compositiva associamo uguale qualità. 'Invocation Of Magick', un anno dopo il buono 'Envenom' ci (ri)consegna nella mani un gruppo in costante esplorazione stilistica, alla ricerca dei caratteri più oscuti e neri appartenenti a due generi cardine della scena estrema come il death ed il doom. In questo caso l'album si presenta come il più doom fino ad oggi composto, quindi tempi ultra rallentati, atmosferee plumbee e l'infernale voce di Nicklas Rudolfsson che a tratti compare dalle viscere (difatti questo è un album in buona percentuale strumentale): "Invocation Of Doom Runes", "Fisher Of Souls" o la granitica "The Devils" (fra l'altro l'unica canzone nella quale i ritmi sono leggermente più sostenuti). La registrazione dell'album è molto buona, (i Los Angered studios di Andy LaRoque raramente errano) ed ogni singolo strumento è facilmente distinguibile dagli altri, in più, una certa sensazione di underground viene comunque lasciata intatta mentre parlando di grafica, l'artwork, ormai da qualche anno veramente, si è stabilizzato su fosche immagni rigorosamente in b/n. Signori, questo è doom estremo: di non facile ascolto sicuramente, come quasi tutto quello che si può fregiare di tale nome e se pensate che sia solo una effimera rottura di palle, lasciate perdere subito e concentratevi su altro, se invece siete curiosi di scoprire come mai un gruppo attivo nello swedish death metal agli inizi degli anni '90 sia poi lentamente traghettato verso questi lidi, 'Invocation Of Doom' è sicuramente un ascolto consigliato.
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