KRONOS: THE HELLENIC TERROR

Quattordici anni di attività per una band che è una sorta di risposta europea ai Nile, almeno per quanto riguarda il conceipt dei testi, ovvero la mitologia antica. Se i Nile sono persi tra le divinità egiziane e i viaggi nell'Oltretomba, i Kronos incentrano il loro interesse sull'Olimpo. Ma le somiglianze, lo possiamo tranquillamente dire, si fermano qui. Mentre gli statunitensi sono dediti a un Brutal Death maggiormente sperimentale e, quindi, molto meno accessibile, i transalpini Kronos ci offrono sonorità brutali che, pur avendo un notevole spessore tecnico, sono caratterizzate da strutture abbastanza classiche, decisamente più facile da ascoltare. Non fraintendiamoci: con "strutture classiche" intendo la costruzione di ritornelli, assoli e fraseggi che rientrano nei canoni più "tradizonali" del Death Metal, senza però essere necessariamente prevedibili o scontati e, anzi, tengo a sottolineare che 'The Hellenic Terror' non è affatto un album 'minimalistico'. E per suffragare quest'ultima affermazione, vi dirò che la struttura dei brani è principalmente costituita dall'arrangiamento di linee di chitarra altamente elaborate e piene di spunti interessanti. Insomma, le canzoni sono, in un certo senso, costruite in funzione del riffing. La parte vocale consiste in un growl profondo e cavernoso che comunque risulta intellegibile mentre il drumming è molto preciso e violento. Dicevamo che in questo album i riff giocano un ruolo cruciale nell'insieme, difatti l'album è pieno di numerose e azzeccate variazioni di tempo, che lo rendono molto imprevedibile, tenendo lontane noia e sbadigli. Insomma, tanta tecnica e qualche buona idea per sopperire a un'eccessiva canonicità del sound. Perquanto riguarda la produzione, possiamo dire che è molto limpida e massiccia, cosa che rende l'ascolto di 'The Hellenic Terror' ancora più gradevole.