EAT THE GUN: CROSS YOUR FINGERS
data
02/05/2006"Cross Your Fingers" rappresenta il debut cd degli Eat The Gun, combo teutonico dedito ad una particolare miscela sonora a cavallo tra sonorità hard ed attitudine moderna, elementi che donano feschezza e particolarità ad una proposta ben inserita nelle sonorità del terzo millennio. Dopo diverse trattative con alcune etichette del settore, cadute presto nel buio a causa delle offerte ritenute inaccettabili da parte del gruppo, la band stessa decise di intraprendere la strada della release indipendente, iniziando la distribuzione del proprio cd all'interno del territorio germanico. Quello che colpisce nel cd in questione è l'incisività del songwriting proposto dalla band, capace di non fermarsi ai soliti cliché degli standards sonori, ma decisi a creare un disco contraddistinto da una propria e ben distinguibile parvenza, operazione che può essere ritenuta riuscita visto il valido contenuto sonoro insito all'interno dell'album. Certo la produzione non raggiunge gli elevati standards della classica uscita da major, ma ciò nonostante il livello sonoro del disco è comunque qualitativamente capace di competere con la media delle uscite presenti sul mercato. Quello che ritengo un altro punto di forza degli Eat The Gun (il cui chitarrista Simon, dopo le registrazioni di "Eat The Gun", è stato sostituito dal nuovo arrivato Nick) è la possibilità che la propria proposta abbia tutte le carte in regola per essere apprezzata sia dai cultori del sound dei giorni nostri, sia agli aficionados dello stile rock più navigato come per esempio il sottoscritto, visto e tenuto conto della freschezza della proposta comunque ancorata a molti dettami provenienti dal passato. In conclusione non posso che promuovere con buona predisposizione questa riuscita release del gruppo germanico, un cd che spero possa raggiungere i dovuti risultati di vendita per ripagare la band di tutti gli sforzi effettuati per uscire allo scoperto, sforzi che hanno dato vita a dodici brani dagli spunti indubbiamente interessanti. Promettenti al punto giusto, così da convincere le varie labels che forse non avevano valutato attentamente il materiale loro proposto.
Commenti