CENOTAPH: REINCARNATION IN GOREXTASY
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21/02/2008Direttamente dalla Turchia, i Cenotaph compiono un assalto musicale all'umanità con il loro quarto full length, battezzato col delicato e simpatico nome di 'Reincarnation In Gorextasy'. Quest'ultimo lavoro rappresenta a mio avviso una svolta molto interessante nella lunga carriera dei turchi. Anche se i nostri, fin dagli albori della loro esistenza (il gruppo si è formato nel 1994), ci hanno sempre proposto un Brutal Death di matrice americana, su 'Reincarnation In Gorextasy' superano quel limite che, nelle loro precedenti uscite non li consentiva ancora di marciare nello stesso plotone dei loro commilitoni statunitensi. In questa sede, i Cenotaph is dimostrano molto più diretti che negli album precedenti: fronzoli e "vuoti" tecnicismi sono stati eliminati, dando spazio a brani pervasi da mid-tempos che si alternano con blast beats violenti e devastanti. Il riffing (e scusate se è poco) in certi passaggi fa subito pensare ai primi, leggendari, album dei Dying Fetus, in quanto ben strutturato e dotato della giusta dose di tecnicità. Il cantato consiste in un growl profondo e cavernoso, che crea un'atmosfera di potenza e totale distruzione. Il drumming è molto buono e variegato, così come positiva è la produzione. Il cd, purtroppo, ha come pecca la scarsa durata: le otto tracce non superano i 25 minuti, fatto che incide negativamente su un giudizio finale. Per tutti coloro che amano il brutal death in stile americano caratterizzato da tecnica e sostanza, non possono lasciarsi perdere questo cd.
_ PER I FANS DI Dying Fetus
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