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AUTOPSY

Abbiamo ospitato sulle nostre pagine uno dei personaggi più influenti della scena death metal mondiale. Ecco l'intervista a Chris Reifert. Ciao Chris e benvenuto su Hardsounds.it. Parlaci di 'Tourniquets, Hacksaws And Graves'. Sei soddisfatto del vostro nuovo album? Ciao, ti ringrazio molto. Si, siamo abbastanza soddisfatti del nuovo disco. 'Tourniquets, Hacksaws And Graves' suona proprio come volevamo, come un disco degli Autopsy dovrebbe suonare. Rappresenta molto bene quello che stavamo cercando, guarda la tua gola! Dal 2010, anno del vostro ritorno sulle scene, avete già registrato 3 ottimi full-length. Avevate davvero una gran voglia di rimettervi in gioco. Hey, se siamo tornati per suonare e fare nuovi dischi, tanto vale farlo bene e con convinzione, non credi? Non stiamo solo cercando di rivivere la nostra gioventù o riciclare vecchie idee. Abbiamo ancora tanto da suonare e nuovi orrori da offrire. Rispetto ai vostri vecchi dischi, celebri per i suoni marci e le atmosfere soffocanti, le nuove produzioni sono cariche di energia, con un groove nuovo anche nelle parti Doom. Che ne pensi a riguardo? La maggior parte dei nostri album, passati e presenti, hanno diverse produzioni. Non hanno praticamente mai suonano uguali tra loro. Tutto quello che posso dire è che ogni volta che registriamo un album in studio, puntiamo al miglior suono possibile, quello che vogliamo realmente ottenere, cercando di renderlo diverso e strano rispetto alle altre band. Facciamo sempre quello che pensiamo sia meglio per il sound degli Autopsy. L’ultima traccia del disco prende il vostro stesso nome "Autopsy", e potrebbe sembrare una sorta di epitaffio. Dobbiamo preoccuparci? Cosa rappresenta questo brano per voi? Sembrava una bella idea , ma solo se avessi potuto mettere tutti i testi insieme in modo coeso, sarebbe stato perfetto. Sono comunque molto contento di come è venuto fuori . E' un po' come guardare indietro e avanti allo stesso tempo e penso che sia stato un ottimo modo per terminare l'album. La copertina di 'Tourniquets, Hacksaws And Graves' è fantastica così come quella di 'Macabre Eternal'. Chi è l’artista che se n’è occupato? E' Wes Benscoter, che dipinse anche la copertina 'Macabre Eternal', ed infatti l’abbiamo voluto anche stavolta. E sì, sono d'accordo, è un artista fantastico e la copertina è un pezzo incredibile cazzo! Rappresenta l'album perfettamente. Certo che sì! Il tanto discusso Death-Core, nel bene e nel male, sta avvicinando molti giovani al metal estremo, che poi automaticamente andranno alla scoperta nei nomi classici del death metal. In questo modo, troveranno nei rinati Autopsy un perfetto esempio di old school death metal? Credo di si, anzi penso che gli Autopsy siano quanto di meglio si possa ascoltare nel death metal. Siete stati i pionieri del Gore Death Metal insieme a Impetigo e Carcass. Cosa pensi della loro reunion e del ritorno di altre band come i Broken Hope? Ehi, ogni band che torna con il cuore e totalmente devota alla causa death metal non può che farmi piacere ed è un bene per me. Ogni band ha il potere di essere attiva o meno, sta a loro decidere se tornare sia la cosa giusta da fare o meno . Nel nostro caso, abbiamo dovuto assicurarci che fossimo convinti al 100 %, altrimenti non ci saremmo restituiti a tutti voi. Dopo 15 anni di pausa, Tu, Eric e Danny vi siete ritrovati più affiatati che mai visti gli ottimi risulati che state maturando. Qual è il segreto che vi ha riportati a noi più forti che mai? Abbiamo avuto una gran voglia di tornare sulle scene perchè ne sentivamo davvero il bisogno e non perché pensavamo che la reunion ci avrebbe fatto sembrare "cool" o qualsiasi altra cosa. Quando suonammo dopo tanto tempo al Maryland Deathfest, quel concerto è stato il segnale che ci ha dato l’imput e la voglia di ricominciare a fare qualcosa di nuovo. Le cose poi si sono evolute velocemente ed ora eccoci qui con 'Tourniquets, Hacksaws And Graves' Tu eri dietro la batteria su 'Scream Bloody Gore', il disco che ha rappresentato l’alba del Death Metal. Puoi dirci cosa sono stati per te quel disco e Chuck Schuldiner negli anni successivi? E’ ovviamente un Classico del genere, un disco precoce ma scritto molto bene, con canzoni quasi 'catchy' oserei dire. E’ anche una bella capsula del tempo, un’esperienza che ricordo con molto affetto. Chuck ha sempre saputo ciò che voleva e quale fosse la sua strada da percorrere. Aveva una gran forza di volontà ed è questo che ha reso unici lui e la sua musica. Ci sono gruppi oggi ai quali sei unito da un’amicizia che va oltre il semplice rispetto tra colleghi? Sì, ce ne sono parecchie. Potrei fare un elenco, ma loro sanno chi sono. Se potessimo dare un’occhiata alla tua discografia personale, troveremmo solo musica estrema o rimarremmo colpiti nel trovare artisti che non ci saremmo mai immaginati di trovare? Intendi dire la mia collezione di musica personale suppongo. Bè, è davvero varia. Mi piacciono diversi tipi di musica e non ascolto solo metal o punk. In effetti, immagino che molti rimarrebbero con la faccia confusa nel trovare alcuni titoli tra i miei dischi, cd e nastri haha! In ogni modo, ho sempre qualcosa da ascoltare che si adatta perfettamente a qualunque strano stato d'animo io possa avere in quel momento. Bene, è tutto. Speriamo di vedervi presto on stage in Italia. Grazie per la preziosa disponibilità e ancora complimenti per il nuovo ottimo lavoro. Se vuoi, puoi concludere come preferisci. Un grande, enorme ringraziamento a voi di Hardsounds, naturalmente. Il vostro sostegno lo apprezziamo molto. Godetevi il nuovo album e sappiate che finché esisteranno gli Autopsy non vi deluderemo mai. Questo è tutto o niente. Thank you all, sickos!

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