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Spiagge bianche, le onde che lentamente accarezzano la battigia mentre il sole tramonta e s'immerge nel mare a vista d'occhio sconfinato. Qualcuno ancora passeggia lungo la riva. L'aria si è fatta tersa, il cielo striato di colori caldi ed avvolgenti. Alte palme proiettano le loro lunghe ombre sulle strade dorate del giorno che sta per finire. Tra un cocktail e l'altro ti vedi seduto al tavolo di un bar, mentre la radio trasmette melodie sognanti che da tempo non ascoltavi, e ritrovi te stesso, quello che sei stato e quello che sei adesso nelle note di...Sunset Boulevard, la nuova rubrica di Hardsounds interamente dedicata alle sonorità West Coast. Pronti a viaggiare?!?
Questo album ha l’effetto radiofonico di una radio che trasmette una canzone che ti piace e tu piacevolmente rimani in ascolto senza cambiare stazione, iniziando ad articolare i tuoi movimenti in base al ritmo “liscio” che sembra evocare il gioco di una palla che rimbalzando non fa rumore: quasi un’immagine fluida, ma al rallentatore. L’armonia musicale sottolinea la melodia, le emozioni rimangono frivole, leggere, anche in presenza di sentimenti tristi. I tecnici lo definirebbero yacht rock/soft rock. Siete pronti per suoni revival anni 70-80, fastidiosamente sdolcinati? Preparatevi un cocktail! Io intanto ho due cose da dirvi.
Page 99. Nome tributo (Richard Page, Mr. Mister & Toto). Band statunitense formata principalmente dal polistrumentista Nixon (che si occupa dalla produzione, mixaggio al mastering, responsabile del suono pulito, studiato e prodotto da moderni software di produzione, allievo della rinomata Università jazz di Boston Berklee College of Music, band: 7and5, The Overnighters); dal cantante Jazzista Russel Fitzpatrick (responsabile della qualità degli arrangiamenti vocali, band: The Overnighters); dal bassista Bill Salisbury (The Overnighters); dal chitarrista Chip Kipps; dal chitarrista jazz Colton Weatherston; dal talentuoso songwriter/cantante/chitarrista Duane Allen Harlick e da un tocco italiano con il chitarrista e arrangiatore pisano Andrea Di Puccio (Hydra, ArmaGroove). Realizzano un prodotto per i fan di Hall & Oates, Kenny Logging, Earth, Wind & Fire, Boz Scaggs, Steely Dan, Dane Donohue, Christopher Cross. Il baricentro dei Page 99 è da ricercare nel personaggio Jay Graydon, e alla fitta tela che imbastisce nella sua preziosissima carriera nel mondo musicale americano dagli anni ’60 ad oggi, influenzando la storia della musica. Cantautore californiano, chitarrista, cantante, produttore, arrangiatore, musicista di sessione per G. Vannelli, H&O, Al Jarreau, C.Cross, etc, esecutore dell’assolo di chitarra nella canzone ‘Peg degli Steely Dan, produttore insieme a David Foster degli Airplay, produttore di George Benson, The Manhattan Transfer, Al Jarreau, e di Alan Sorrenti. Graydon è stato in grado di creare fili sottili di seta, di collegamento tra differenti dimensioni temporali.
Intanto: per me un Hugo, grazie! Un lento cadenzato presenta la voce di Nixon in "Fantasy World". In aria vibrazioni sonore che mi riportano al nostro stimatissimo Alan Sorrenti e all’album del 1979 ‘L.A. & N.Y’ di spiccata fattura west coast, nel quale Jay Graydon accompagnava il trentenne con una sei corde in "Per Sempre Tu" (successivamente prodotta in versione inglese in "Beside You"). Ecco che “arrivano” gli EW&F in "Harmony" cantata da Duane Allen Harlick. Sound che rievoca pista da ballo, sfere a specchi, e un irrefranabile voglia di ballare; il bel assolo di chitarra del musicista toscano smorza l’atmosfera disco e mi consente di sorseggiare (e pensare che ho sempre odiato la disco). E’ tempo di riprendere fiato in "Sunrise On The Water" dall’ambientazione molto leggera R&B con interessante ritmica di Colton Weatherston. Dichiarata dedica musicale all’era AOR con "Nothing You Can Do About It", traccia scritta da David Foster, Jay Graydon e Steve Kipner e suonata dai Manhattan Transfer, gruppo jazz vocale e da Airplay. Per fortuna gli spazi di chitarra di Andrea Di Puccio ritornano in "Finally Been Forgettin" a soffocare l’alto tasso di glicemia presente nell’aria. Però lo devo ammettere "Show Me" è elegante, dolcissima, pulita, brillante, atmosfera al 100% Toto con una perfetta fusione della voce di Russel David Fitzpatrick e della chitarra di Colton Weatherston. "September" evoca i rimbalzi degli Steely Dan. "Who’s Right, Who’s Wrong" scritta da Kenny Loggins e suonata da Pages ricorda quei sottili fili: traccia-omaggio di rilievo, song fantastica, imbattibile per la grinta fuori dal comune nel cantato di Kenny nel trattare un sentimento triste; i 99 però ne rischiarano i suoni, e l’armonia risulta più brillante. "While The Music’s On" è frivola, e caratterizza l’album con fiati, synth, e leggeri fraseggi di ritmica. "Lea" di Steve Porcaro (Toto) è una copia fedele dell’originale, nel rispetto di una musicalità inseguita.
Page 99: la loro particolarità sta nel riportare alla luce, quel yacht rock americano di 40 anni fa, alleggerendolo ancora con un mixaggio dell’atmosfera smooth jazz. Mi auguro però che nel prossimo lavoro dedichino più spazio all’arte alle intuizioni piuttosto che al riplasmare tracce del passato già ben costruite, per non ricadere nel preconcetto del “radiofonico”: la musica è solo un passaggio!?
P 2021 Nix Records
Andrea Di Puccio
08/07/2021, 08:18
Grazie per la splendida recensione !