ZEROMANCER: SINNERS INTERNATIONAL
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12/02/2009Dopo oltre un lustro di silenzio tornano gli Zeromancer, band norvegese alle prese con il quinto disco in studio. "Sinners International" rappresenta la summa di quanto fatto ad oggi, industrial-goth rock dal chiaro tiro commerciale che rimanda ai primi lavori più elitari, ed a quelli successivi dall'appeal più smaccatamente pop. Quindi, una miscela sonora che strizza l'occhio alla propria produzione che a sua volta si specchia nel synth-pop dei connazionali Apoptygma Berzerk, nelle melodie orecchiabili e darkose dei Depeche Mode, nel goth scandinavo in genere. Il disco parte bene, i primi tre brani godono di un tiro vincente, e seppur semplici gli arrangiamenti sono efficaci, come i ritornelli che si lasciano canticchiare all'infinito anche quando non li stai ascoltando. "Doppelganger I Love You", a tal proposito, è il prototipo del chorus orecchiabile in grado di smuovere intere folle anche dal vivo. Poi comincia una lenta discesa sul piano qualitativo, e lì dove il lavoro eccelle inizialmente prende il sopravvento una certa piattezza di fondo solo di tanto in tanto smossa da brevi sussulti. E' il caso di brani come "I'm Yours To Lose", dove la componente goth è più accentuata, ed i suoni si fanno duri e corposi con la chitarra in primo piano più che altrove. Segno che qualcosa in più si potesse fare, non limitandosi a dare il meglio solo in brani potenzialmente accattivanti. Un lavoro poco oltre la sufficienza, in pratica, in cui gli Zeromancer svolgono il loro compitino senza sporcarsi troppo le mani, passando in un pugno di brani dall'esaltazione all'anonimato. Peccato, avrebbero potuto dare di più.
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