world funeral: caledarium et frigidarium
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21/02/2009Frank Wells (Francesco Pozzi all'anagrafe?) è un musicista poliedrico dagli svariati gusti musicali, tutti ben riconducibili alla frangia estrema di quella che noi chiamiamo musica metal. World Funeral è un altro dei suoi progetti musicali nel quale questa volta sfoggia la sua vena più ossessivamente catatonica e "pesante" in senso stretto, quella più vicina, tecnicamente parlando, al doom. Non si tratta a rigore di doom metal classico, così come si può pensare a gruppi come Candlemass o Trouble, ma piuttosto di un ensemble piuttosto variegato che comprende anche growls e ritmiche HC. Un progetto che come stile e ambientazioni si rifà parecchio al filone horror made in Italy di fine anni '70 / inizio '80. Musicalmente siamo su buoni livelli, dove con tale giudizio si intende avere la capacità di proporre un prodotto che partendo da un sustrato ben definito (il tempo delle invenzioni è finito da un pezzo...) riesce a slegarsi da ciò e a poter essere indipendente. Ne sono la prova appunto tutte e sette le canzoni che compongono 'Caledarium Et Frigidarium' che avanzando con ritmi monolitici, lenti ma sempre pesantissimi, si fanno strada fin dentro al cervello con martellamenti decisamente non molesti, ma efficaci in quanto a groove e risultato finale del sound. Peccato avere a disposizione solamente questa prova su disco.
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