WOMBBATH: INTERNAL CAUSTIC TORMENTS
data
25/11/2013No, ma dai, ma allora uno cosa scrive a fare? No seriamente, qualcuno per favore mi spieghi perché sempre più etichette pensino sia una cosa figa recuperare una misconosciuta band che ha fatto un discone (il più delle volte ritenuto tale col senno di poi), nei primi '90, per poi non combinare più nulla come le pecore e Chris Barnes. Insomma, per dovere di cronaca, i Wombbath erano una delle tante band orbitanti nella prolifica scena svedese dei primi anni Novanta, e suonavano un death rozzo, pesante, con una certa venatura thrashy, con riferimenti che vanno dai Gorefest ai Benediction. Registrarono, con un certo riconoscimento nell'underground, 'Internal Caustic Torments' che oggi viene riproposto insieme a un paio di Ep. Poi un ultimo disco ferocemente stroncato dalla critica (ovviamente mai ristampato), e l'oblio. L'ascolto non è difficile, ma anche la memoria lo è, i Wombbath non si distinguono nè per tecnica, nè per originalità, accennano un discorso che gli Hypocrisy hanno detto molto meglio fin dall'inizio; ma infatti, perché ne stiamo ancora parlando?
Commenti