WICKED SENSATION: Crystallized
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17/06/2010Michael Klein si è fatto due conti in tasca e, a ragion veduta, ha ritenuto di ammiccare ai fans del gruppo di cui è chitarrista, songwriter e fondatore riassumendo il contenuto della terza proposta dei Wicked Sensation con un bel diamante che troneggia nell’artwork di copertina. Non poteva fare altrimenti visto che, oltre a riunirsi con il primo vocalist della band Robert Soeterboek (Erik Norlander, Lana lane, Ayreon, Star one) ha chiamato a suonare il basso un certo Dennis Ward (Pink Cream 69) che, tra l’altro, è un produttore di fama mondiale (Angra, Silent Force, Edenbridge, Missa Mercuria giusto per fare un paio di nomi) che, guarda caso, si esibisce anche in questo caso in una produzione ‘cristallina’ a voler porre nuovamente l’accento sul titolo scelto da Klein. Chiamare Soeterboek e Ward è stata sicuramente una trovata geniale anche trasversalmente poiché i due hanno portato in dote autentiche stelle del rock e del metal mondiali come mister Arjen "Ayreon" Lucassen (che nobilita il classico rock di "Gimme The Night"), e Andi Deris (già cantante dei suoi Pink Cream 69 e dal 1994 amata/odiata ugola degli Helloween di Weikath) che gioca la parte da leone nella tecnologica "My Turn To Fly", vero e proprio singolo straccia classifiche dell’album. Le tredici tracce permettono al platter di superare di poco l’ora, e ci presentano un hard rock molto vario con un occhio al metal melodico più ottantiano di matrice europea, e un altro al futuro scandito da sonorità più taglienti e moderne. Soeterboek si mostra singer molto dotato sia di carisma, sia di duttilità passando dai toni cupi del controcanto della già citata "My Turn To Fly", atto a far risaltare ancora di più la prestazione di Deris, all’hard sanguigno di "Running Through Your Veins" che non sfigurerebbe in una setlist di Jorn Lande. Ward riesce lodevolmente ad amalgamare i diversi spettri sonori che fuoriescono dal diamante scolpito da Klein, e non ho alcuna difficoltà a ritenere il terzo lavoro dei tedeschi non solo il loro migliore ma uno degli highlights di questo 2010.
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