WHITE WILLOW: STORM SEASON
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16/05/2005I norvegesi White Willow sono al quarto album: questo nuovo "Storm Season", uscito a quattro anni di distanza dal precedente "Sacrament", è anni luce distante dal folk-rock del debut "Ignis Fatuus". Questa nuova creatura del combo nordico risulta essere un progressive rock di stampo settantiano rivisitato e ammantato da tinte dark e da tastiere che spaziano dalle sonorità tanto care a PFM e compagnia a sonorità elettroniche molto bizzarre. Le sette tracce di cui è composto questo strano e particolare cd poggiano su basi tecniche e di songwriting particolarmente convincenti: su tutto la soave ed elegante voce di Sylvia Erichsen tesse arazzi melodici di incredibile impatto e splendore; una vera gioia per chi ama le voci femminili ed una gradita sorpresa per il sottoscritto, che non si aspetta di certo una timbrica di questo genere in un contesto prog (vedi per esempio l'iniziale "Chemical Sunset". Non voglio certo annoiarvi con una disamina traccia per traccia dell'intero lavoro, vi basti sapere che il cd è in questione è molto originale ed oserei dire ricercato per cui richiede una buona dose di ascolti e di predisposizione per essere assimilato e compreso completamente: vi posso comunque assicurare che tutto il tempo utilizzato per ascoltare questo disco è ben speso e alla fine vi ritroverete ad aver fatto un ottimo acquisto (ancora una volta distribuito in Italia dalla Lucretia Records, che non perde l'occasione di aprirci gli occhi sul meglio del prog mondiale). Che dire in conclusione? Un ottimo disco, ben scritto, suonato e dotato di ottime idee; se poi aggiungiamo l'ottimo artwork ed una produzione all'altezza possiamo dire di avere fra le mani un'ottimo prodotto; ora torno a riascoltarmelo in attesa di un nuovo capitolo targato "White Willow"
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