You are here: /

WEST, JOHN: LONG TIME... NO SING

data

21/06/2006
63


Genere: Hard Rock
Etichetta: Frontiers
Anno: 2006

Intro. Atmosfera. Attesa. Discreto stupore. John West lo sappiamo un po' tutti chi è (diavolo, io non ascolto i Royal Hunt e lo so chi è, non credo siano poi in tanti a non saperlo). Comunque, per chi non lo sapesse, è il cantante dei Prog metallers Royal Hunt ed Artension. Diciamo Prog per semplificare, perchè in effetti, a voler ben vedere, le sonorità con cui è abituato a lavorare questo "tizio qualunque" sono quanto di più pomposo, sinfonico, eccetera eccetera si possa trovare sul mercato. Discreto stupore quindi, nel constatare che il suo "Long Time... No Sing" è fondamentalmente un disco di Hard Rock Melodico. Ed in effetti l'effetto stupore è anche maggiore, considerato che questo genere non è certo quello per cui più sono noti due dei musicisti che suonano con lui su questo disco, ossia Caffery e Plate dei Savatage. Stupore a parte, il disco non si rivela un ascolto sgradevole: i pezzi sono quantomeno orecchiabili, alcuni (ad esempio "Set Me Free") anche troppo, in un certo qual senso. Nulla di sensazionale, a voler ben vedere, ma comunque si tratta di undici pezzi (intro escludo) in grado di esaltare in maniera appropriata le capacità canore di West. Certo, "Give Me A Sign" è praticamente un pezzo pop, e questo non aiuta a digerire facilmente l'album, ma pezzi più elaborati ed in qualche modo più incisivi sono presenti a mantenere l'ascolto su un livello di quanto meno piena sufficienza: come esempi di questo, si segnalano la lenta "Highway To Roppongi", pezzo molto meno intuitivo di quanto potrebbe apparire ad un ascolto superficiale, e la successiva "Over My Head", brano dalla discreta carica su cui Caffery e Plate possono "picchiare" un po' di più. Mi sa un po' di Red Hot Chilli Peppers in alcuni passaggi, ma non è male ("The One That Got Away", dal canto suo, fa molto Kiss ultimo periodo). Nel complesso l'impressione è che, se West riesce su questo disco a dare una discreta dimostrazione delle sue capacità canore, non riesce tuttavia a convincere del tutto: manca, come spesso purtroppo capita, "quel certo non so che".

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento

live report

Appunti01

ULCERATE + SELBST
Legend Club - Milano

A conferma della serata dalle tinte esotiche, il 5 novembre, prima dei neozelandesi Ulcerate aprono i venezuelani Selbst, autori in carriera di un buon black metal dalle tinte atmosferiche, dove nelle pieghe di strutture in cui si intrecciano le tipiche sfuriate stru...

Nov 16 2024

2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web