VITRIOL CROPS: Vitriol Crops
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12/04/2019Un inferno di distorsioni, maree di suoni industriali urticanti più dell’acido solforico sulla pelle, salgono lentamente ma inesorabilmente; noise, drone, black metal, psichedelia, campionatori, chitarre in overdrive. Esperienza sfiancante che potrebbe farvi premere stop sul nastro oppure, ai più arditi, far scattare la curiosità per vedere fin dove i finlandesi riescono a spingersi. Il viaggio è veramente arduo, come scalare la muraglia cinese a piedi nudi; solo la prima traccia ‘Untitled’ dura 25 minuti di puro deragliamento sonico. Assistere ad un loro concerto (in quel del defrag di roma) è stata un esperienza con pochi eguali, forse gli Swans si avvicinano a tale annullamento di volontà; vi avvolgono in spirali sonore che vi trasporterano in un non luogo dove regna il caos, eppure riescono ad assorbirvi, vi calamitano, non vi lasciano assolutamente indifferenti. Fondamentalmente è un kraut rock sommerso da tonnellate di distorsioni, come se i Tangerine Dream flirtassero con gli Swans.
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