WAR FROM A HARLOTS MOUTH: Voyeur
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30/10/2012Non sappiamo di quali sostanze si facciano questi ragazzi per aver avuto il coraggio di definire la loro musica jazz/mathcore/black metal (fonte: pagina facebook ufficiale). Una cosa però è certa: ormai fa figo, e ormai le etichette dei generi aiutano loro (le band tutte) a disorientare l'ascoltatore, ma anche a snaturare il loro disco, a renderlo ciò che non è. Sapete tutti che black metal è Darkthrone, e jazz è tra i tanti Pat Metheny, o un Michel Petrucciani. A parte ciò, semmai la band abbia voluto giocare un po' sulla storia che al giorno d'oggi la commistione dei generi è ben accetta in qualsiasi forma, solo perchè tanti si divertono a farla diventare una moda (vedi una certa forma di postcore o il revival del death metal che c'è ancora del death metal svedese). Ok, basta con le ciance. Passiamo a 'Voyeur', un cd che dura quasi tre quarti d'ora e si divide per lo più tra accordature molto oscure a là Meshuggah, breakdown a iosa, screaming affilatissimo, grintoso, che si accompagna bene con la sezione ritmica tutta. Facciamo una cosa, ma diteci la verità però. Noi pensiamo che questo disco sia come ascoltare un brano che si ripete per undici volte (senza strumentali, eh!). E voi? Fatecelo sapere anche nei commenti, ma date loro una chance d'ascolto. La grinta c'è, ma a volte bisogna pur calibrarla bene.
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