WALDGEFLUSTER : Mondscheinsonaten
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19/09/2019Etereo ed estremamente sensibile per sfaccettature ed espressività, ecco descrittovi umilmente l’ultimo lavoro in studio dei teutonici Waldgeflüster. Sesta fatica in studio per una band che palpita di un black metal atmosferico, dalle coralità e trasporto epici, tanto da sfiorare il concetto di pagan e folk. Nessun elemento però strumentale della tradizione, ma solo un’interpretazione che profondamente emoziona chi approccerà a Mondscheinsonaten. Ampi spazi, vedute di un cielo terso in cui all’orizzonte si affaccia la luce di un sole nascente, il cui splendore solo si può immaginare. Una vita nuova che sta per riscaldare il cuore, l’amore che ristora e che poi, vissuto, è ancor più appagante. La voce, così vicina alla nera fiamma, non trasmette alcun dolore od odio, è solo suono di un ego che ha tanto vissuto, reazione rabbiosa che non è altro che consapevolezza. C’è molto della scuola Ulver e Panopticon, in una chiave però certamente personale. I Waldgeflüster hanno in sé un non so che di marzialità, tipica del paese di appartenenza, per la fonetica della lingua madre, ma è inconsueto come tutto fluisca naturalmente, un passo scandito che si trasforma in una danza di fantasie. I crescendo delle strutture è intenso pathos che si trasmette lungo le linee dell’anima, raggiungendo i cuori di molti, pennellate che faranno la gioia degli amanti del black più onirico. Unitamente a ciò stupisce la complessa architettura dei brani, tutt’altro che semplicistica o banalmente umorale, così da appagare anche i palati più raffinati. Album maturo, a cui forse manca quel passo in più a rendere distinguibile il marchio di fabbrica dei teutonici. Mondscheinsonaten resta album di assoluto valore, consigliato pienamente.
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