WALDGEFLUSTER: Dahoam
data
08/09/2021Nella migliore tradizione tedesca, questi bavaresi, al settimo album, si dedicano ad un black metal maliconico e disperato, con parti piu brevi folk/acustiche a fungere da interludio. La prima traccia è una intro di un paio di minuti che ci lascia ben presto con "In Ebersberger Forst" (Nella Foresta di Ebersberg), quale luogo più adatto per il genere. "Am Stoa", in dialetto bavarese, e non sarà l'unica traccia a portare l'istanza localista dei nostri, come per cosi tante altre band del genere a prescindere dal luogo d'origine, è la prima delle più brevi tracce semiacustiche che segue i pezzi propriamente metal, piu lunghi e tirati. Non che manchino anche in questi sezioni centrali più meditate, in linea con l'anima folk della band. "In Da Fuizn", ancora in bavarese, è un brano BM, ancorchè di più breve durata, che chiude con clean vocals, anche queste ideali come ponte fra le due aspetti della band. I medesimi vocalizzi si ripresentano nel refrain della successiva ed evocativa "Mim Blick Aufn Kaiser", che ne stemperano ancora una volta la furia in malinconia e anelito, cosi come una parte acustica centrale. Chiude "Am Wendelstoa", tutta chitarre acustiche, percussioni marziali e clean vocals. Chi scrive non apprezza oltre un certo limite questa vena folk/malinconica del black metal teutonico, trovandolo nel complesso abbastanza deprimente e quindi, a mio personale avviso, in contrasto con l'essenza stessa del genere. Nondimeno non si può negare che il lavoro è, nel suo genere, ben eseguito e abbastanza vario da suscitare interesse anche se sottoposto a ripetuti ascolti. Chi apprezza band come Imperium Dekadenz troverà senz'altro questo lavoro più che valido.
Commenti