VOMITORY: CARNAGE EUPHORIA
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04/06/2009Un album Death metal, nella sua accezione più comune. I più pigri possono pure fermarsi qui e andare dritti al voto. Per tutti gli altri, fermatevi un attimo che parliamo di questo disco. Se non conoscete la band (male!) sappiate che no, nonostante il nome non si tratta di gore grind nè ci sono testi presi dai manuali di patologia o dal referto di un'autopsia. E, credeteci o no, non sono pochi gli idioti che hanno evitato un approccio ai Vomitory proprio a causa del nome ritenuto eccessivamente violento... bah! Sta di fatto che i nostri suonano un metallo della morte estremamente diretto e old school, marcio e cattivo solo come le band di una volta sapevano essere. Dismember, Entombed, Grave ma anche Deicide e Malevolent Creation, potremmo riassumere qui le influenze degli svedesi, che saltano allegramente da Tampa a Gothemburg in un percorso musicale che più virile e aggressivo non si può. Con l'opener "Great Deceivers" impossibile non pensare ai Dismember, mentre con i riff slayeriani della successiva "The Carnage Rages On" ci troviamo nel bel mezzo di un assalto con l'artiglieria che spara blast beat esplosivi ovunque e riff all'uranio impoverito che fischiano vicino alle orecchie. Anche se il blast beat non è certo la forma preferita dai Vomitory, è impossibile non farsi trascinare dal terribile vortice di violenza di 'Carnage Euphoria', che se non supera i maestri in originalità, li batte in brutalità senz'altro. E non mancano nemmeno le melodie, basti pensare agli assoli quasi maideniani di "A Lesson In Virulence", tra gli altri. E anche la produzione, potente sulla batteria, un po' meno sulle chitarre, apporta il valore aggiunto a un album destinato a fare la felicità di ogni deathster che si rispetti.
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