VEMOD: The Deepening
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24/02/2024Vemod è un termine presente nelle lingue germaniche assimilabile alla parte più pesante della nostalgia, ovvero al sentimento di mancanza e di dolore legati a qualcosa situata nel passato. Il termine si addice senz'altro alla proposta che si va a collocare nel solco più usuale per il black metal atmosferico. Dopo una breve intro, anch'essa non del tutto inusuale, ci vengono proposte quattro tracce piuttosto lunghe (oltre ad un interludio assimilabile all'introduzione) che alternano momenti più sostenuti ad altri meno arrembanti in cui, in un caso o nell'altro, è una vena malinconica a farla da padrone, ad opera principalmente delle tastiere che determinano, con una presenza oculata e mai invadente, l'atmosfera dei brani, al di la dell'intensità stabilita dal resto della strumentazione. Le grida disperate che costituiscono il corpo principale del cantato si adattano ottimamente al lavoro. La presenza di clean vocals è spesso riservata ai momenti più meditativi. I Vemod maneggiano una materia scottante, data l'inflazione di band del genere che si fanno prendere la mano con sensazioni del genere e non sono normalmente incline ad essere generoso con le suddette. È tuttavia difficile negare che i norvegesi qui presenti lo fanno con una assai opportuna misura, il che è, visti i risultati di tanti acts simili, decisamente un merito. Un lavoro che nel suo genere può piacere anche a chi normalmente si terrebbe alla larga.
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